il Comune di Gallio, nel 2008, pensa di realizzare un’opera per meditare e ricordare, nel silenzio dei boschi delle nostre montagne e così è nato il Sentiero del silenzio “Porta della memoria”.

Sono 10 opere d’arte moderna, posizionate in un facile percorso di 4km, in un ambiente montano interessato da eventi storici ormai lontani nel tempo. Le opere propongono un percorso riflessivo e meditativo. Ogni installazione è accompagnata da uno scritto o da una poesia.

La posa delle istallazioni è stata il meno possibile invasiva nell’ambiente, riducendo al minimo i movimenti di terra ma soprattutto nessun albero è stato tagliato per posizionarle.

La descrizione delle opere che qui propongo è tratta dal dépliant che ne illustra il percorso descrivendone il significato. Ogni opera ha un suo titolo:

NR 1: PACE RITROVATA
Una serie di travi di castagno posizionati in modo da formare un gabbia, racchiudono uno spazio entro il quale si cela una colomba scolpita in unico blocco di marmo e pronta a spiccare il volo. Ci si intrufola strisciando. Una prigione a cielo aperto dentro la quale godi di una visione di libertà (Foto Nr 1 e 2)

NR 2: LA PIETA’
Quattro grandi Croci greche sovrapposte due a due.
La Croce è un simbolo di forte identità sociale, culturale e religiosa. Il significato dell’opera è la Pietà perchè essa è orientata verso il Monte Ortigara, che nel corso della Grande Guerra in particolare nel giugno 1917, divenne tristemente il Calvario di migliaia di soldati di tutte le Nazionalità (34.000 mila morti in 20 giorni di battaglia)

FOTO NR 4 – Il Monte Ortigara, ingrandendo la foto si nota: al centro la Colonna mozza posta nel 1920, sulla colonna è inciso semplicemente “PER NON DIMENTICARE”, a destra della foto il cippo Austriaco, a sinistra il lunghissimo trincerone. Il bosco termina drasticamente a una certa altezza e a causa degli intensi bombardamenti ancora oggi non cresce più nulla, un paesaggio lunare.

NR 3 – SPERANZA: Dodici braccia in bronzo, alte 130/150 cm. emergono dal terreno elevandosi come messaggio positivo e di speranza verso il cielo.
Alcune stringono un foglio di carta, come se fosse un messaggio, altre ti porgono dei fiori, sono posizionate circolarmente invitando il visitatore a percorrerle magari sfiorandole. (Foto nr. 5-6)

NR 4 – LETTERE: Grandi lastre rettangolari poste sul terreno senza un ordine preciso. Non sono i libri scritti da studiosi o generali ma sono le vere pagine della storia. Sulle lastre sono incise alcune delle migliaia di lettere che i soldati inviavano dal fronte ai propri cari. Ricordo indelebile delle loro sofferenze, angosce, paure, ma anche segno di amore e di speranza verso i loro cari (FOTO NR. 7-8)

NR 5 – TESTIMONI: Sagome alte 280/300cm che rappresentano soldati, smembrati, feriti. Solo poche sagome sono integre, immuni alla furia distruttrice della guerra. Le sagome sono collocate a forma di cerchio entro il quale sul terreno sono posizionate le parti mancanti con il significato che nulla di quanto patito o sofferto andrà perduto, almeno fino a quando nella “MEMORIA” il ricordo non sparirà. Accompagna l’installazione Testimoni, uno scritto di Herman Hesse.

 
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Commenti (2)


  1. le lastre con le lettere tolgono il respiro…grazie per questo foto-racconto di emozioni e riflessione!


  2. Grazie Marcello,

    Sono otto le lettere sparse qua e la nel bosco trascritte in queste enormi lastre 1mt. DI LARGEZZA X 4 di lunghezza, ho scelta questa che credimi nonè fra le più toccanti.

    Un saluto dall’Altipiano

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