Villa Pisani (nel comune di Stra) è la più monumentale e rappresentativa delle ville venete lungo la Riviera del Brenta, che collega Venezia a Padova.

Oggi sede di un museo nazionale che ospita opere del settecento e dell’ottocento, è stata in passato sede di rappresentanza di vari re e capi di stato.

La parte che preferisco è il parco con i vasti viali di alberi secolari, la monumentale piscina ed il famosissimo labirinto dell’amore fatto di siepi di bosso.

La villa ospita, sopratutto nel periodo estivo, eventi culturali di vario genere che attirano numerosissimi spettatori, visto anche il particolare palcoscenico.

Oltre al museo permanente di opere dei secoli scorsi, la villa ospita esposizioni temporanee di artisti contemporanei, un esempio sono le statue di persone che sembrano dormire sulla superficie dell’acqua, opera dell’artista Mimmo Paladino.

Contrasto tra l’antico ed il moderno è l’opera posizionata nel centro del monumentale atrio a colonne, anche se d’effetto personalmente trovo la cosa alquanto discutibile.

 
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Commenti (9)


  1. Bellissima villa e complimenti per le foto, la 1 e la 10 in particolare.

    Gianfranco


  2. complimenti bellissima villa – mi hai fatto venire voglia di andarci


  3. Un ottimo servizio con inquadrature molto accurate.

    Complimenti


  4. @grandeorso come forse avrai visto la mia vincitrice (2° posto) nel contest giardini, poi ci sono andata a visitarla – meravigliosa – ti ringrazio diana


  5. Vi ringrazio tutti per i commenti.
    @Diana, sono felice di esserti stato utile, ma non seguo molto i contest, non mi ispirano.
    Mi piacevano moltissimo i fotoreportage, che erano partiti come una cosa fuori dagli schemi: assoluta libertà all’autore senza nessuna restrizione se non la normale etica.
    Poi, purtroppo, è stata introdotta la questione dei voti che, come quasi sempre accade, viene votato l’autore e non l’opera.
    Anche se capisco le ragioni dei gestori del sito, la cosa ha ridimensionato molto il mio interesse.
    Ho postato quì questa mia opinione per non scatenare polemiche nel forum, almeno spero.


  6. @ grandeorso
    che importanza hanno i voti? Un bel reportage rimane tale anche se non viene cliccato su “mi piace” e credimi, molti di noi lo sanno apprezzare – quindi non toglierci l’onore ed il piacere di leggere e vedere i tuoi reportage e relative foto. Se poi non otterranno i “mi piace” – che importanza ha. Almeno io la penso così. Grazie a te e al tuo reportage e foto ho visitato questa stupenda Villa e ciò conta per ogni autore – la soddisfazione di essere stato utile, anche in piccolo, a qualcuno – buongiornata diana


  7. @Grandeorso: la votazione dei fotoreportage è solo un’iniziativa simpatica che consente di fare una sorta di resoconto, attraverso l’articolo, di tutto quello che viene pubblicato in quel mese. Non c’è una gara e non ci sono vincitori.

    Da questa selezione non escono i fotoreportage migliori, ma quelli che hanno impressionato o hanno donato un’emozione particolare legata a gusti, idee ed esperienze personali. Questo dovrebbe essere l’approccio giusto di chi vota, se poi qualcuno sceglie l’autore per simpatia… pazienza! E’libero di farlo (e nessun sistema di voto lo impedirebbe) ma lo trovo insensato.

    L’entusiasmo è il sale di tutte le iniziative di Comuni-Italiani.it, quello che tu riesci a trasmettere nei tuoi interessantissimi fotoreportage, come l’ultimo su Chioggia che hai postato da poco. :-)


  8. @Diana e @Marcello
    dalle vostre risposte è evidente che non sono stato sufficientemente chiaro nell’esprimere la mia opinione, sulla questione voti ai fotoreportage.
    Quello che volevo dire è che l’introduzione della valutazione ha incentivato molte persone a postare fotoreportage al solo scopo di raccogliere il maggior numero di “preferenze” possibile, con la conseguenza di abbassare notevolmente la qualità media dei servizi.
    Come ho scritto nel messaggio precedente, il fotoreportage si differenziava dalla logica delle altre iniziative del sito proprio perché non prevedeva alcun tipo d’incentivazione (“fuori dagli schemi”), facendo si che solo chi crede veramente nella valorizzazione del patrimonio socio/culturale italiano si prendesse l’onere di produrre questo tipo di servizi.
    E questo si fa soprattutto con la qualità e non con la quantità, che di solito è sinonimo di mediocrità.
    Ripeto, è una scelta di chi gestisce il sito, per avere una maggiore partecipazione all’iniziativa, cosa che si può condivide o meno.
    Scusate se ho espresso questa mia opinione, di solito evito d’intervenire in contesti dove il mio pensiero non ha alcun peso e tanto meno influenza.
    Tranquilli, sarà estremamente difficile che si ripeta in futuro.
    Continuerò comunque a postare fotoreportage nonostante il mio entusiasmo sia stato notevolmente ridimensionato.


  9. @ grandeorso e io li leggerò molto molto volentieri – come sempre ;)

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