Ogni anno, in occasione della festa di Sant’Antonio Abate, patrono di Novoli, paesino della provincia di Lecce, si assiste a un rito di origini antiche in grado di affascinare grandi e piccoli.
In sua devozione, infatti, si costruisce un falò di 25 metri di altezza e 20 metri di diametro, comunemente chiamato Fòcara.

La Fòcara di Novoli viene realizzata da oltre trecento anni ed è un grande monumento d’arte contadina, oggetto dalle qualità estetiche specifiche, per forma e materiali, sapientemente costruita da circa cento volontari e dai maestri costruttori d’arte contadina, con circa 100.000 fascine di tralci di vite recuperati dalla rimonda dei vigneti. Viene realizzato dai maestri pignunai, gli unici a conoscere la tecnica che consente di non far crollare il tutto.

Per la costruzione della Fòcara occorrono un centinaio di persone piuttosto prestanti, in grado di restare ore e ore in piedi sui pioli delle scale, utilizzate per trasportare i fasci i quali, una volta giunti in cima, vengono sistemati alla perfezione. Sulla cima della struttura, infine, viene posta l’effige raffigurante il Santo e che verrà poi fatta bruciare il giorno dell’accensione.

L’accensione del falò avviene attraverso un’installazione di fuochi pirotecnici e, il suo fuoco, non appena appiccato, arde per tutta la notte, mentre la piazza è piena di migliaia di persone che trascorrono il loro tempo al ritmo della musica popolare salentina.
Ciò che affascina particolarmente, inoltre, è lo spettacolo delle fasciddre, le caratteristiche faville che, librando leggere nell’aria, creano quella che viene chiamata pioggia di fuoco.

 
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Commenti (1)


  1. Evento molto significativo. Ci sono stata.

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