ASD Pallavolo Acqui Terme B2 2012-13

L’ASD Pallavolo Acqui Terme partecipa al campionato nazionale 2012-13 di pallavolo femminile di B2 girone A. Nella prima giornata ha perso a Galliate per 2-3, conquistando così il primo punto in classifica.

Intervistiamo Furio Cantini, addetto stampa della società di Acqui Terme, in provincia di Alessandria.

Quali sono gli obiettivi stagionali?
Per scelta societaria è stato deciso di puntare su un gruppo di atlete molto giovani età media 17 anni, per cui già una permanenza nella categoria B2 sarebbe un risultato ottimo. Per il settore maschile abbiamo una squadra, che è salita di categoria e milita in serie C, nella quale a fianco di atleti più esperti stanno crescendo anche giovani talenti.

Qual è il vostro punto di forza?
Non c’è un fondamentale nel quale eccellere, è il collettivo la vera forza della squadra in quanto sono atlete con un tasso tecnico molto buono e molto omogeneo. Parlo della B2 femminile che è la squadra che seguo con più attenzione, mentre per il settore maschile il signor Foglino potrebbe dare maggiori indicazioni.

A fine campionato chi potrebbe essere la MVP?
Questa è una domanda molto difficile, nella pallavolo in special modo, essendo uno sport di squadra, si è portati a premiare l’atleta che mette a terra i punti, ma prima di farlo hai bisogno di una buona ricezione e difesa, e un buon palleggio. Nella nostra rosa tutte possono concorre e questo riconoscimento.

Nel girone A chi lotterà per la promozione e i play off e chi potrebbe rischiare di retrocedere?
Secondo il mio punto di vista e per quello che hanno fatto lo scorso anno vedo favorite la LPM Mondovì, Agil Trecate, Castellanza, ma attenzione a Collegno e Junior Casale, nella zona bassa che speriamo di evitare, vedo il Ponente Genova, Cislago anch’essa formazione molto giovane e forse noi, ma spero di sbagliarmi!

Esiste un derby particolarmente sentito dalla squadra e dai tifosi?
E’ chiaro che contro Casale e Quattrovalli Alessandria ci sia una sana concorrenza, visto l’appartenenza alla stessa provincia, ma devo aggiungere che fra queste squadre esiste un profondo rispetto e con Casale abbiamo in corso un progetto per un settore giovanile di eccellenza.

Quale partita del campionato precedente ricorda maggiormente per emozioni, per il risultato?
Non ho particolari ricordi della prima squadra nel campionato scorso, per noi è stato significativo soprattutto il settore giovanile in cui abbiamo sbancato in provinciale e regionale, ricordo la semifinale under 16 regionale contro una squadra fortissima come l’Involley Chieri nella quale militavano atlete nel giro della nazionale, le nostre ragazze hanno messo in campo una prestazione epica. Proprio l’avere vinto il regionale e partecipato con questa formazione alle finali Nazionali di categoria a Fano, ha convinto la società ad investire le risorse per una categoria nazionale come la B2. Molte di queste atlete sono ora parte fondamentale della rosa attuale della prima squadra.

Nella pallavolo italiana, cosa rappresenta il campionato nazionale di B2?
Per alcuni un punto di arrivo, per noi un punto di partenza specie per le nostre giovani e bravissime ragazze.

L. Ivaldi V. Cantini E. Grotteria di Acqui Terme, premiate come migliori atlete nella finale regionale U16

I canali sportivi gratuiti sul digitale terrestre, hanno aumentato la visibilità della pallavolo, a vantaggio degli appassionati e… degli sponsor. Ritiene che sia un fatto positivo?
Certo, per come è inteso e strutturato lo sport in Italia è un punto fondamentale per la sopravvivenza delle società ed oso dire della società Italiana. Tutto è delegato ai privati, persone a cui andrebbe riconosciuta una medaglia e anche qualche cosa di più per l’impegno disinteressato che mettono per permettere allo sport di esistere, visto il totale abbandono in cui versa lo sport in ambito scolastico. Non voglio fare paragoni con gli Stati Uniti in cui lo sport è praticato ad alto livello proprio nelle scuole, certo è che al di là della crisi economica che ci sta travolgendo, lo sport in generale non è mai stato considerato parte integrante dell’educazione giovanile mentre a mio avviso chi pratica lo sport in giovane età impara a gestirsi ed a rapportarsi con gli altri.

La scomparsa dai canali “generalisti”, per contro, può essere negativa?
Guardi, al di là di chi trasmette gli avvenimenti sportivi, il fatto è che lo sport andrebbe sponsorizzato a 360 gradi proprio per quello che dicevo prima, ma oggi è innegabile che in un rapporto da 1 a 100, il 98% delle trasmissioni sportive è dedicato al calcio per ovvi motivi economici e non solo. A mio avviso bene ha fatto la RAI ad offrire canali dedicati come RAI Sport 1 e 2.

E’ lo sport preferito dalle donne, il settore rosa supera quello maschile. Come giudica la maggiore diffusione della pallavolo femminile?
E’ uno sport di squadra perfetto proprio per le ragazze, in cui è esaltata la tecnica ed il gesto atletico non essendoci contatto fisico, a differenza di quanto avviene in altri sport come la pallacanestro od il calcio, le ragazze non emulano i maschi, il volley femminile ha una sua identità ben precisa. A questo aggiungiamo che anche lo sviluppo fisico della ragazze avviene in modo armonioso, se ha seguito qualche incontro di volley femminile può avere visto anche lei i fisici da pin up di moltissime atlete.

Lo ritiene un trend irreversibile?
Per l’amore acquisito verso questo sport mi auguro un interesse crescente verso di esso sempre. Visto dal vivo è uno sport altamente spettacolare e imprevedibile fino all’ultimo punto.

Le risulta un calo d’interesse per il volley da parte dei maschi?
Obiettivamente in generale sì, calcio e calcetto sono gli sport dominanti, fortunatamente ad Acqui siamo in controtendenza, negli ultimi anni stiamo recuperando molti ragazzi magari di ritorno proprio dal calcio.

A suo giudizio qual è lo stato di salute della pallavolo italiana, maschile e femminile, comunque sempre ai vertici del volley europeo e mondiale?
Per il volley femminile direi i che i numeri sono confortanti, non così per il maschile. Attenzione però che in generale lo sport tutto sta soffrendo la crisi economica e se non cambierà qualche cosa o addirittura il modo di intendere lo sport in Italia, a mio avviso saremo destinati ad un crollo verticale.

E in Piemonte?
Valgono le considerazioni fatte prima, purtroppo non esistono isole felici.

Il ct della nazionale maschile Berruto con E. Bianco, dirigente dell'Acqui

Negli ultimi anni le regole di gioco hanno subito continue modifiche…
Tutto è stato fatto in buona fede per spettacolarizzare ulteriormente questo sport, attualmente il prodotto volley è molto godibile per chi guarda, la classe arbitrale in generale è abbastanza buona; vista la velocità della palla per i direttori di gara a volte è veramente difficile giudicare una palla out o toccata dal muro. La cosa che personalmente vorrei più stabile è il metro di giudizio e mi spiego, giudicare allo stesso modo palleggi, invasioni, seconde linee etc.

Cosa eventualmente cambierebbe nell’edizione 2013-2016 delle regole di gioco?
Direi che in generale non ci sia molto da modificare sul regolamento.

Che tradizione ha la pallavolo a Acqui Terme e che importanza ricopre rispetto ad altri sport di squadra?
La tradizione è ultra decennale, c’è molto interesse da parte dei tifosi e devo dire che le autorità ci hanno sempre aiutato e continuano a farlo. Il nostro settore giovanile è di assoluta eccellenza nazionale, tanto per fare un paragone con il calcio, ce la giochiamo alla pari contro i vivai della Juve, Milan o Inter, non mi sembra cosa da poco per una cittadina di 20.000 abitanti. Perciò meritiamo un grande rispetto e una grande considerazione da parte di tutti.
Come detto c’è una prevalenza del volley femminile ma il maschile sta rinascendo. Esiste una squadra di calcio centenaria di antiche e nobili tradizioni fondata nel 1911 che quest’anno milita nel campionato di eccellenza.

L’ASD Pallavolo Acqui Terme è protagonista anche di attività sociali e culturali?
La società ha molte iniziative in ambito sociale condivise con la Onlus CrescereInsieme, cooperativa impegnata sul territorio Acquese ed Astigiano per l’assistenza ai disabili, agli immigrati ed ai ragazzi con problemi familiari.

Molte società, anche in serie A, negli ultimi anni hanno gettato la spugna. La crisi economica come condiziona la realizzazione dei programmi di una società di pallavolo?
Questo è un momento oserei dire drammatico per tutta la società Italiana, quello che mi sento di dire è che noi non abbiamo perso il coraggio di andare avanti, abbiamo cercato degli sponsor che come noi vogliono andare avanti e non arrendersi e devo citare, l’Arredo Frigo Cold Line di Acqui, Valnegri Pneumatici, C.R.Asti, Makhymo, I.N.Tributaristi, ma moltissimi altri come Rombi Escavazioni, Negrini Gioielli, Estrattiva Favelli, Tecnoservice Robiglio e altri piccoli imprenditori commerciali come la Bottega Verde. Il loro aiuto ci permette di far giocare i ragazzi e le ragazze perché questo è il nostro vero obiettivo, dare l’opportunità ai giovani di esprimere la loro voglia di sport attraverso il volley. Abbiamo uno staff tecnico che ci invidiano in tutto il Piemonte e i risultati ottenuti in questi ultimi anni lo dimostrano. Sicuramente non tutti o tutte gli atleti potranno diventare campioni ma ripeto, vogliamo dare a tutti la possibilità di realizzarsi sportivamente praticando questo bellissimo sport: il Volley.

 
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