Jacopo Massaro

Il 20 e 21 maggio gli elettori di Belluno torneranno alle urne per scegliere tra i due candidati sindaco ammessi al ballottaggio.

Comuni-Italiani.it intervista Jacopo Massaro, 38 anni, candidato sindaco di Belluno (al primo turno ha ottenuto il 24,43% dei consensi), collegato a tre liste civiche: In Movimento, Patto per Belluno, Insieme per Belluno.

Tra emergenze e possibilità di sviluppo quali sono le priorità del territorio?
Innanzitutto occorre rimettere in moto l’economia locale. In secondo luogo puntare ad arrestare lo spopolamento del comune.

Rispetto a queste priorità, come si articolerà la sua campagna elettorale?
Stiamo conducendo una campagna elettorale esclusivamente orientata a spiegare le nostre singole proposte programmatiche. Lo facciamo in modo diretto, sintetico e soprattutto sobrio, mediante il minimo indispensabile autofinanziato dagli stessi candidati e dai cittadini che ci stanno supportando (non accediamo a rimborsi o finanziamento di partiti).

I tre aspetti qualificanti del suo programma.
Primo: rilancio socioeconomico mediante l’avvio di un progetto turistico e il rilancio del settore dell’edilizia sostenibile; secondo: offrire ai giovani la possibilità di realizzarsi nel lavoro e nella famiglia e quindi di vivere a Belluno; terzo: avviare la battaglia politica per la riduzione del numero degli enti locali bellunesi.

Alla luce degli scandali che coinvolgono la politica italiana, teme una forte astensione alle urne? Ed eventualmente con quali argomenti pensa di convincere gli elettori?
Gli elettori possiamo convincerli solo spiegando che noi rappresentiamo un’alternativa alle tradizionali coalizioni di centrodestra e centrosinistra. Con l’aggiunta che per la prima volta nella storia l’alternativa può vincere.

I suoi primi 100 giorni da sindaco. Quali atti avranno la precedenza su tutto il resto?
Messa in sicurezza del bilancio e rispetto del pericoloso sforamento del patto di stabilità. Pubblicazione delle indennità di sindaco, assessori e consiglieri comunali sul sito Internet comunale. Avvio del progetto turistico per Belluno. Convocazione dei dipendenti comunali per ascoltarne le difficoltà.

In tempi di crisi e di drastici tagli ai trasferimenti ai comuni, come pensa di garantire i servizi al cittadino e le politiche sociali?
Le politiche sociali sono sostenibili solo con un’economia che tira. Dunque, dobbiamo farla ripartire. Per il resto, si può risparmiare consulenze, portavoce ed altre cose i cui risparmi però non bastano a sostenere il sociale.

Federalismo fiscale. Una risorsa o un deterrente per il rilancio del territorio?
Una risorsa in una logica “concorrenziale” tra autonomie locali e secondo la logica di un utilizzo appropriato delle risorse. Un limite invece se non viene accompagnato dal riconoscimento dei differenziali di costo della montagna rispetto ai costi standard.

E’ sempre attuale il tema delle fonti energetiche e dello sviluppo ecosostenibile. Come opererà il suo eventuale governo su questo campo?
Inserendo strumenti di incentivazione, educando nelle scuole ed attivando le risorse europee per progetti di sviluppo ecosostenibile.

Rispetto alla necessità ineludibile di una maggiore trasparenza nella gestione della cosa pubblica, quali misure adotterà la sua amministrazione?
Pubblicazione online dei compensi delle cariche elettive, dei verbali degli interventi in consiglio comunale, delle registrazioni dei consigli comunali. Attivazione di figure di “controllo” della trasparenza in mano all’opposizione.

A fine mandato che paese si impegna a consegnare ai suoi concittadini rispetto a come si presenta oggi?
Una città più viva, turistica, con più giovani, meno divisa tra centro, frazioni e colle del Nevegal, e dove si respiri aria di Comunità e non di sommatoria d’individui.

 
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