SSD Acqua e Sapone Calcio a 5 srl

A Città Sant’Angelo, comune in provincia di Pescara con più di quattordicimila abitanti, la SSD Acqua e Sapone partecipa al campionato di serie A di calcio a 5. Dopo quattro giornate ha sette punti.

Comuni-Italiani.it intervista Gabriele D’Egidio, direttore sportivo della società.

Cosa vi aspettate dal campionato appena iniziato?
Che sia migliore dello scorso anno dove abbiamo conquistato la salvezza a due giornate dal termine, ci aspettiamo di raggiungere un risultato per noi prestigioso cioè arrivare tra le prime otto sia alla fine del girone di andata che a quello di ritorno che significherà avere diritto a disputare la Final Eight di Coppa Italia e i Play Off Scudetto.

Come è cambiata la rosa a disposizione di mister Massimiliano Bellarte?
È cambiata quali totalmente. Abbiamo mantenuto solo 4 giocatori dello scorso anno e inserito 9 giocatori nuovi che hanno caratteristiche tali da poter permettere al mister di poter giocare nel suo modo più congeniale.

In serie A ci sono tre squadre pescaresi. Solo un caso?
Assolutamente no. Sia il Montesilvano che il Pescara sono guidate da persone serie, capaci, che amano questo sport.
Non ha caso il Montesilvano negli ultimi anni ha raggiunto traguardi prestigiosi e il Pescara, lo scorso campionato, una finale scudetto che tutti vorrebbero disputare.

Come sono sentiti i derby con il Ponzio Pescara e il Montesilvano?
Noi siamo “novelli” da questo punto di vista in quanto lo scorso anno è stata la prima volta che li abbiamo affrontati sul campo.
Belle partite, combattute, ma sempre con il massimo rispetto dentro e fuori dal campo.
Vedremo quest’anno se le cose cambieranno … cambiano gli obiettivi per tutti quindi ci sarà più competizione tra di noi.

Quali sono le squadre che possono lottare per il titolo italiano?
Attualmente vedo almeno sei squadre superiori alla nostra, Marca, Montesilvano e Luparense su tutte, un gradino sotto Lazio, Pescara e Asti, formate da giocatori dal tasso tecnico superiore alla nostra. Speriamo che con il lavoro e l’impegno riusciremo a competere con loro e a toglierci qualche soddisfazione.

Gabriele D'Egidio

E quelle che potrebbero non mantenere la categoria?
Le restanti otto le voglio mettere tutte sullo stesso piano, il campionato negli ultimi anni ha aumentato la sua qualità, nessuna squadra parte già battuta dall’inizio e per questo sarà interessante seguire la stagione sino all’ultima giornata.

Avete anche un settore femminile. Come rispondono le giovani e a quali campionati partecipano le vostre squadre?
Da un paio d’anni abbiamo formato anche un settore femminile allenato da mister Gerry Berardi il quale è riuscito a dare una identità alla sua squadra raggiungendo anche dei buoni risultati, cioè un secondo posto nel campionato di serie D che ci ha permesso di essere promossi ugualmente in serie C e la finale di Coppa Abruzzo persa contro il Valle Aterno.
Le ragazze sono molto entusiaste, sempre presenti negli allenamenti e con tanta voglia di imparare mettendosi a disposizione del mister.
Disputiamo tutti i campionati giovanili che vanno dall’under 21 a scendere con le categorie juniores, allievi e giovanissimi oltre alla scuola calcio a 5 con le categorie piccoli amici, pulcini ed esordienti.

Quali sono le maggiori difficoltà del calcio a 5 in Italia?
Le strutture. Non tutti riescono ad usufruire di un palazzetto dello sport adeguato.
Purtroppo le richieste da parte delle società aumentano, i tesserati anche, ma le amministrazioni pubbliche, pur stando vicine alle società, non riescono soddisfare le molteplici esigenze per mancanza di risorse.

A febbraio ci saranno gli europei. Il futsal italiano come si colloca nel panorama continentale e mondiale?
Nonostante il cambiamento radicale attuato dalla Divisione calcio a 5 riguardo il sempre meno utilizzo degli oriundi nella Nazionale aumentando la presenza degli indigeni (italiani nati in Italia) non ha abbassato di molto la qualità. Merito va allo staff tecnico e al C.T. Menichelli, i quali sono riusciti a mantenerla alta con ottimi risultati.
Credo che disputeremo un ottimo europeo, avendo il tempo necessario per lavorare in prospettiva del Mondiale.

Come giudica la copertura mediatica del vostro campionato?
Se guardo indietro a qualche anno fa, mi viene da dire: finalmente!
La Divisione calcio a 5, in collaborazione con le società, ha migliorato radicalmente il proprio sito internet (www.divisionecalcioa5.it), è stata creata una rubrica (this is futsal) dove si possono vedere tutti i goal delle varie giornate della serie A, gli highlights di molte partite anche di serie A2 e B e notizie dalle varie sedi.
La Rai, con il canale digitale Raisport, ha aumentato le trasmissioni delle partite in diretta facendo vedere ogni venerdì alle 20.30 una gara del campionato nazionale di serie A, seguendo tutte le gare nei tre giorni delle finali di Coppa Italia e una gara per turno durante i Play Off Scudetto.
Su internet aumentano giornalmente i siti che parlano di calcio a 5 sia a livello regionale che nazionale (come www.calcioa5anteprima.com).
In particolar modo posso dire che qui in Abruzzo l’interesse mediatico è alto, più volte durante la settimana i quotidiani locali parlano di calcio a 5, ci sono trasmissioni sportive che trasmettono programmi, approfondimenti, rubriche, sul calcio a 5.
Il nostro sito è sempre aggiornato con notizie, classifiche ed interviste ai nostri atleti (www.acquaesaponec5.it).

Gol di Marcelinho

Ai giovani piace il calcio a 5?
Sempre di più i ragazzi si avvicinano a questo sport, lo vediamo noi stessi dalle iscrizioni alla nostra scuola calcio a 5, sempre più numerose.
Poi diciamola tutta … il calcio a 5 si disputa in una struttura coperta, riscaldata, non ci si sporca di fango né ci si bagna sotto la pioggia, anche le mamme adorano questo sport altro che il calcio a 11!

La crisi economica condiziona i programmi di una squadra di calcio a 5 di serie A?
La crisi condiziona tutti. Credo che il calcio a 5 come tutte le discipline sportive dilettantistiche vive di aiuti da parte di imprenditori che amano lo sport, che investono sul territorio una parte degli utili delle proprie aziende.
Ma in questi ultimi anni la crisi economica si è fatta molto sentire, pertanto risulta sempre più difficile trovare quelle risorse che ti permettono di poter praticare sport con serenità.
Credo di poter affermare che tutte le società che sono riuscite a sopravvivere siano composte da eroi.
Far quadrare i conti nonostante quanto detto sopra, considerando i risultati sportivi da dover raggiungere o mantenere non sia assolutamente facile.
Se consideriamo che il tutto è no profit aumenta il mio apprezzamento verso questa gente.

I tifosi e gli sportivi di Città Sant’Angelo seguono la vostra squadra?
Abbiamo parecchi sostenitori, fortunatamente i risultati hanno aumentato il nostro apprezzamento sulla comunità, riusciamo a riempire il palazzetto (poco più di 500 posti) ad ogni partita.
Molti sono del territorio Angolano ma diversi sono anche quelli dei comuni limitrofi (Montesilvano, Pescara, Silvi Marina ecc.).

Sul territorio c’è competizione con altri sport di squadra?
Assolutamente no, anzi. C’è un profondo rispetto tra noi perché tutti abbiamo fatto grossi sacrifici per raggiungere ognuno i propri risultati.
Qui a Città Sant’Angelo c’è una grossa tradizione di pallamano, in passato hanno avuto dei risultati prestigiosi, ora stanno disputando il campionato di serie A1, non è di poco conto in questi tempi difficili, pertanto, grazie alla disponibilità dell’amministrazione comunale, ci siamo divisi i nostri spazi nelle strutture pubbliche e andiamo avanti nelle nostre rispettive discipline.

Siete protagonisti anche di iniziative sociali?
Ci piace dare una mano a chi ne ha bisogno, così come non ci piace vantarci di quello che facciamo. Tutto ciò che ci vede protagonisti rimane sempre presente nei nostri cuori ma mai agli occhi e ai giudizi degli altri.

 
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