“Si stanno costruendo le basi per affrontare in maniera concreta il problema dell’insabbiamento del porto di Torre Annunziata”: è il commento del consigliere regionale di Noi Sud, Raffaele Sentiero, vicepresidente della IV Commissione Urbanistica, Lavori Pubblici e Trasporti.

Il consigliere Sentiero ha presieduto una seduta della Commissione in cui si è discusso delle problematiche connesse allo scalo marittimo di Torre Annunziata. Presenti il sindaco di Torre Annunziata, Giosué Starita, il comandante della Capitaneria di Porto, tenente di vascello Claudia Di Lucca, e i funzionari del Settore Trasporti e Demanio Marittimo della Regione.

“Da dieci anni Torre Annunziata attende un progetto che consenta il rilancio del porto in chiave commerciale e turistica – afferma Sentiero -. Questa Commissione, come ha già fatto con altre tematiche importanti per il territorio, intende dedicare una particolare attenzione alla questione. A breve sarà, quindi, convocata una nuova audizione con l’assessore regionale ai Trasporti e i tecnici affinché si possa arrivare ad un risultato importante”.

Nel corso della riunione è emerso che il fenomeno dell’insabbiamento sta arrecando ingenti danni al commercio e all’economia locale. Attualmente vige un’ordinanza che limita il pescaggio delle navi a 8,35 metri. Se la situazione peggiorerà, la Capitaneria dovrà ulteriormente ridurre questa quota e limitare l’accesso delle navi nel porto.

Anche il sindaco di Torre Annunziata ha mostrato preoccupazione per un problema che rappresenta un freno al definitivo decollo del terzo scalo commerciale della Campania, anche in termini occupazionali.

“Allo studio ci sono alcune ipotesi di intervento. Il problema in sé non è il dragaggio, che potrebbe avere costi limitati, bensì lo smaltimento delle sabbie prelevate dai fondali. Si sta discutendo – aggiunge Sentiero – anche di un progetto che elimini le cause dell’insabbiamento. C’è la necessità di risposte in tempi rapidi, ma allo stesso tempo efficaci, supportate da varianti agli strumenti urbanistici vigenti o deroghe tramite accordo di programma”.

 
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