Tonino Scala

Un allarme grave quello lanciato da Tonino Scala, consigliere regionale e presidente del gruppo di “Sinistra Ecologia Libertà”. Ospite alla trasmissione “Pompei Forum”, in onda venerdìm scorso, il politico stabiese ha parlato di rapporti tra politica e camorra e punta il dito contro l’assenza di un’opposizione in consiglio comunale.

“Legalità e trasparenza nel Comune di Pompei” il tema del dibattito moderato dall’architetto Giuseppe Amoriello e che ha coinvolto Tonino Scala insieme a Gaetano Coccoli, esponente locale del Popolo delle Libertà. La domanda “se è a rischio o meno l’agibilità democratica del Comune di Pompei” ha fato il là a un’analisi critica dell’esponente di Sinistra e libertà, che ha iniziato parlando di “zona grigia” nei rapporti tra politica e camorra nel quadro complessivo della provincia napletana.

Il tutto partendo da alcuni fatti di cronaca vissuti durante l’ultima campagna elettorale a Pompei e da uno, in particolare, che ha visto protagonista il sindaco Claudio D’Alessio, tra gli invitati a un matrimonio teatro di un blitz anticamorra dei carabinieri.

“Prima e subito dopo la campagna elettorale – ricorda Tonino Scalaho tentato di denunciare al Prefetto il clima vissuto prima e dopo il voto, caratterizzato da una serie di intimidazioni, di attentati a danno di esponenti politici. Un clima estraneo alla lotta politica per il paese e su cui bisogna accendere i riflettori. A questi si aggiungono altri episodi come il matrimonio al castello Lancellotti di Lauro, rispetto al quale un sindaco deve fare attenzione, in quanto oggi non è ben delineato chi è camorrista e chi non lo è. Perché ormai - prosegue il politico originario di Castellammare di Stabiala camorra ha fatto il cosiddetto salto di specie: si è fatta impresa. Restando un garantista per cultura, dico che quando si è amministratori bisogna essere attenti, perchè in quel momento non rappresenti te stesso, ma rappresenti la città”.

Tonino Scala, trentacinquenne, originario di Castellammare di Stabia, è consigliere regionale e presidente del gruppo di “Sinistra Ecologia Libertà”. In passato è stato Presidente della commissione speciale regionale “Osservatorio contro la camorra e la criminalità organizzata”. Tra le sue pubblicazioni: Sud come sudore, Da onorata società a S.P.A., Il Sud dall’unità al federalismo fiscale.

Poi affronta il tema del rapporto tra maggioranza e opposizione nel consiglio comunale pompeiano.
“La questione della democrazia – riprende Scala – è più seria di quella che può sembrare. A Pompei non c’è più democrazia, perché l’opposizione è ridotta esclusivamente a una parte del Popolo della Libertà. Noi che avevamo pensato di costruire un centrosinistra alternativo non abbiamo più rappresentanti in consiglio comunale perchè il caro amico Peppe Tortora oggi è assessore della giunta D’Alessio. Quando controllore e controllato – conclude il consigliere regionale – sono la stessa persona c’è da preoccuparsi e rispetto a la politica in generale deve fare un passo avanti”.

E dire che non più tardi di un mese e mezzo fa lo stesso Scala, stavolta in veste di scrittore, veniva ricevuto con tutti gli onori nell’aula consiliare di Palazzo de Fusco, per la presentazione del libro “Quaquaraquà – Uomini di camorra” (Satura Editrice) presentato ai ragazzi delle scuole medie di Pompei, in un incontro organizzato dall’associazione onlus Agorà Pompeiana. In quell’occasione erano presenti gli stessi destinatari delle sue critiche: il sindaco D’Alessio e l’assessore Tortora.

Il video integrale dell’intervento di Tonino Scala è qui

 
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Commenti (2)


  1. tonino scala a castellammare non se lo filano più e mò viene a cercare ciorta a pompei… in televisione lo chiamano “onorevole” ma non è riuscito manco a risalire come consigliere regionale…
    ci vogliono facce nuove ma di pompei, ed uno che dice di essere comunista e poi fa comunella con gente del PDL non dimostra coerenza.


  2. Non mi trovi d’accordo.
    Tonino Scala è da anni impegnato come politico e scrittore nella lotta alla camorra. Le sue parole sono state strumentalizzate dagli organizzatori della trasmissione e lui stesso non si è reso conto del contesto in cui si è venuto a trovare.
    La trasmissione è durata molto di più, ma si è preferito mettere in evidenza soltanto quei dieci minuti….

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