In una metropoli con circa un milione di abitanti ma con altre decine di migliaia di persone che arrivano quotidianamente dall’hinterland e da più lontano, la mobilità è un tema prioritario, è un problema che coinvolge tutti.

L’inquinamento dell’aria, il traffico che allunga notevolmente i tempi per gli spostamenti, sono problematiche che devono orientare le amministrazioni, ovviamente non solo quelle comunali, verso una mobilità sostenibile.

Un elemento importante sono le metropolitane. A Napoli, dove era già in esercizio la tratta Gianturco-Pozzuoli, gestita dalle FS e ora individuata come linea 2, già dalla metà degli anni 70 sono cominciati i complicati e costosissimi lavori per costruire una metropolitana che collegasse la collina residenziale del Vomero e gli Ospedali con la periferia (Chiaiano, Piscinola e Scampia), da un lato, e dall’altro il centro storico fino alla stazione. Anzi il progetto prevede di chiudere l’anello passando per Centro Direzionale e Capodichino.

Piano piano (…), col passare dei decenni e degli anni, sono state aperte numerose stazioni. Le ultime addirittura, perché ideate da architetti di fama mondiale, per i reperti archeologici ritrovati durante lo scavo, per le opere moderne esposte, sono dei piccoli musei, sono “stazioni dell’arte”.
Da giugno 2012 il percorso si arricchisce di una nuova tappa: la stazione Toledo, visitabile già nel corso del “Maggio dei Monumenti”.

Tutti sperano di vedere presto completata quest’opera ma anche di vederla funzionante al 100%.
In tempi di crisi economica, se viene risolto il problema degli ingenti fondi necessari per completare la metropolitana, sono già attuali, purtroppo, pesanti difficoltà gestionali legate all’impossibilità finanziaria di provvedere alla manutenzione dei treni (come la Circumvesuviana) e alla carenza di personale, già insufficiente per garantire l’apertura e il controllo delle attuali stazioni con le varie uscite.

Dopo 40 anni di attesa sarebbe veramente incredibile e assolutamente incompatibile con le misure di limitazioni del traffico privato adottate dall’amministrazione de Magistris.

 
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Commenti (2)


  1. Ancora pochi giorni e potrò visitarla! Io adoro le metro di Napoli: vi ritorno spesso per fare una supervisione nel timore di trovarle deturpate.
    Quella mal ridotta è la metro Dante, per fortuna le altre si salvano ancora!


  2. Un altro passo avanti..non e’ poco di questi tempi. Forza Napoli!…e questa volta non in senso calcistico!…subito a vederla!!!

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