Il futuro dietro l’angolo

Si è conclusa ieri la prima edizione toscana del Wired Next Fest, festival dell’innovazione, della scienza, della tecnologia e della comunicazione, della cultura. Si è svolto a Firenze, nel cuore storico della città, in quel palazzo che è stato da sempre la sede del potere temporale, ma anche punto di raccolta di una grande ricchezza culturale, artistica ed umana. Non solo Palazzo Vecchio ha però accolto la straordinaria varietà degli eventi del festival, ma anche il Palagio di Parte Guelfa altro palazzo storico della città.
Uno dei relatori chiamati ad intervenire in questo contesto è stato Luca Parmitano, astronauta italiano dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) che ha parlato principalmente di molte delle sue attuali attività riguardanti la preparazione di un astronauta; fra racconti di immersioni in abissi oceanici, discese nelle profondità terrestri e studi di geologia terrestre ed extraterrestre, ha conquistato tutto il pubblico con la meraviglia e la bellezza insita in ogni scoperta, in ogni ambiente.
Ha poi accennato alla possibilità dell’arrivo dell’umanità su Marte fra vent’anni ma anche delle intenzioni dell’ESA di lavorare per stabilire un avamposto stabile sulla Luna. Come sempre in ogni suo intervento si scopre qualcosa di nuovo, qualche particolare, qualche possibilità, qualche proiezione sul futuro.

Si sono susseguiti poi moltissimi altri ospiti illustri come l’altro astronauta italiano Paolo Nespoli, in collegamento video, data la fase di addestramento intensivo necessaria per la sua prossima missione a lunga permanenza sulla ISS; Oliviero Toscani, fotografo e creativo; il fantastico architetto Winy Maas con la sua “Città visionaria” ed i progetti di adattabilità all’ambiente e dell’ambiente; il fondatore dei Subsonica David Boosta Di Leo con la sua colonna sonora della vita; il creatore della prima emoticon, Scott. E. Fahlman che ha detto di capire come deve essersi sentito il dott. Frankenstein vista l’evoluzione e la diffusione delle emoticons; The Jackal, una società di produzione di artisti creatori di video virali adorati dai frequentatori della rete, e tanti tanti altri.

Molte erano le sale che in contemporanea ospitavano i vari eventi del Wired Next Fest e tanti i laboratori attivati e non era proprio possibile star dietro a tutto. In effetti il format scelto per la maggior parte degli interventi era mezz’ora per ciascun relatore, che poi fra arrivo, presentazione e cambio, anche della platea, spesso si riduceva molto e ha talvolta lasciato con una sensazione di incompletezza e di insoddisfazione. Ma nel tema dell’innovazione e quindi dei moderni mezzi che la tecnologia mette a disposizione dell’essere umano moderno, come poteva essere presa in considerazione la sua connaturata lentezza di esposizione, nonché di assimilazione?

È stato un evento che ha coinvolto circa 60.000 persone, mentre altre 500.000 hanno seguito in streaming; un grande coinvolgimento che ha focalizzato l’attenzione su un tema quotidiano, apparentemente scontato, come quello dell’innovazione applicata al futuro. Tante tantissime tracce che sembrano portare in direzioni fantastiche… speriamo che l’essere umano non venga lasciato indietro!

1 – L’intervento di Luca Parmitano “Dagli abissi allo spazio”
2 – Autografi
3 – L’intervento di Oliviero Toscani “Vieni avanti creativo”
4 – Pubblico attento all’intervento di Evgenij Morozov “Tu sei un insieme di dati: l’avidità della Silicon Valley”
5 – Il pubblico nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio
6 – L’intervento di Iginio Massari “La pasticceria è una scienza esatta”
7 – L’intervento in video di Paolo Nespoli “Astropaolo, una vita tra le stelle”
8 – L’intervento di David Boosta Di Leo “Della bellezza delle colonne sonore, nella vita e in altri ambiti”
9 – L’intervento di Scott E. Fahlman “Dillo con un’emoticon”
10 – Lo staff tecnico che ha garantito lo streaming, la proiezione su un maxischermo all’esterno di Palazzo Vecchio, e tutta l’assistenza tecnica possibile.

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