Domenica mattina, 17 aprile scorso, il Salone dei 500, magnifico nella sua vastità, nei suoi affreschi, nelle sculture, nel soffitto a cassettoni, nella storia che gronda dalle antiche pietre, era gremito da bambini e grandi, da autorità e gente comune, da studiosi e letterati, per gettare uno sguardo al futuro.

Infatti, a partire dalle 11.30 Luca Parmitano, astronauta ESA (European Space Agency, Agenzia Spaziale Europea), ha tenuto a Palazzo Vecchio una lectio magistralis nell’ambito del Festival dei Bambini, svoltosi lo scorso fine settimana a Firenze, organizzato magistralmente da Codice. Idee per la cultura, promosso dal Comune di Firenze con la partecipazione istituzionale del Ministero della Difesa e avente come partner scientifico Indire.

Come in molti incontri già tenuti in giro per l’Italia e per il mondo negli ultimi due anni, Luca Parmitano ha raccontato obiettivi, scopi, aneddoti, emozioni della missione di lunga durata a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, che lo ha coinvolto nel 2013.

Data la location straordinaria di questo particolare intervento, ha voluto iniziare aggiungendo alle parole con cui sempre inizia il suo racconto, Scienza, Tecnologia, Esplorazione, anche la parola Bellezza.

Nel tempio della celebrazione della bellezza nella storia, circondati dagli splendidi capolavori di Michelangelo, Leonardo da Vinci e molti altri artisti del passato, si è parlato di futuro e della bellezza insita in tale futuro, un futuro comunque non tanto lontano seppur ancora ammantato di magia, avventura e stupore.

La scienza è bellezza, perché è simmetria, perché è immaginazione ; l’estetica funzionale ed altamente tecnologica della Stazione Spaziale Internazionale è bellezza ; bellezza è per l’essere umano il poter lasciare un’impronta nella conquista dello spazio, sono solo alcune delle frasi che Luca Parmitano ha usato per descrivere il suo viaggio.

E i bambini presenti son rimasti catturati dal fascino tutto particolare di questo racconto, dai più piccoli catturati dalle immagini incredibili che scorrevano sul video che accompagnavano le parole, ai più grandi che già sognavano avventure stellari, dai cadetti della Scuola Militare Aeronautica Douhet di Firenze, che hanno già intrapreso un cammino simile a quello di Luca Parmitano, che ricordiamo è Tenente Colonnello dell’Aeronautica, ai genitori, agli appassionati, alle autorità.

Fra gli altri erano infatti presenti Dario Nardella, sindaco di Firenze e Cristina Giaci, vicesindaca oltre che assessora all’educazione del Comune di Firenze, e poi l’Ammiraglio Aurelio De Carolis, Capo Ufficio Comunicazione dello Stato Maggiore della Difesa e molti altri.

Al termine della lezione i bambini si sono fatti avanti: curiosità da soddisfare a domande imprevedibili; da un bimbo piccolissimo che è dovuto montare sulla sedia per farsi vedere e che ha chiesto se lassù Luca Parmitano avesse visto Dio, alle ragazze che hanno chiesto particolari tecnici, ai bambini che chiedevano se avesse sentito la mancanza della famiglia, alle adolescenti che chiedevano come fare per diventare astronaute.

Un risposta per tutti c’è stata, mutuata dalla grande sensibilità di Luca Parmitano, dalla sua enorme preparazione tecnica, dalla sua capacità poetica, dal suo essere appassionato e appassionante in questo suo eccezionale percorso.

1 – L’arrivo di Luca Parmitano sulla Tribuna dell’Udienza, la zona rialzata posta nel lato nord del Salone
2 – Il pubblico presente
3 – Vittorio Bo, fondatore di Codice. Idee per la cultura, la vicesindaca Cristina Giachi e il sindaco Dario Nardella, introducono l’evento
4, 7, 8 – Luca Parmitano durante il suo racconto
5, 6 – I bambini conquistati dalla magia dello spazio
9, 10 – Foto con le autorità e con i cadetti della Scuola Douhet

 
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