Sabato 2 aprile in un gremito Palazzo dei Congressi di Riva del Garda c’è stata la consegna ufficiale del Premio Mario Rigoni Stern per la Letteratura multilingue delle Alpi .

Parecchie opere in lizza e anche quelle premiate dalla giuria trattavano l’argomento della Prima Guerra Mondiale. Da angolature diversi non solo il vincitore ma anche due dei quattro segnalati hanno toccato il tema di questo grande dramma, ancora profondamente vivo nei popoli d’Europa.

La giuria composta da Paolo Rumiz, Ilvo Diamanti, Paola Maria Filippi, Mario Isnenghi e Daniele Jalla, hanno decretato vincitore l’autore toscano Antonio Ballerini, insegnante in provincia di Firenze con il libro “Cristalli di memoria”

“Cristalli di memoria” è la storia di un gruppo di ragazzi che vanno sul ghiacciaio del San Matteo una montagna del gruppo del Ortles Cevedale (Alpi Retiche Meridionali) alla ricerca di un diario, dove durante la Prima Guerra Mondiale è stata combattuta la battaglia più alta della Storia. (mt 3.700 circa).

Menzioni speciali a Enzo Caramaschi con “Di gelo e sangue” Edizioni Mursia che racconta le vicende di uno dei “centoventicinquemila trentini, triestini, istriani e dalmati che con divisa austro-ungarica hanno combattuto con un anno di anticipo (1914), la Prima Guerra Mondiale sul fronte sterminato della Galizia. Menzione anche per Paolo Chiocchetti per “Guant” un splendido libro anche fotografico che tratta dell’abbigliamento tradizionale della Val di Fassa (Edizioni Istitut Cultural Ladin di Fassa.
Pino Loperfido ha ricevuto una menzione per “La scelta di Cesare”, romanzo su posizioni e pregiudizi di un padre trentino che ha sempre pensato male di Cesare Battisti e un figlio che in una tesi di laurea in geografia porta il padre a riscoprire al di la del mito la complessità del personaggio e la verità delle cose. Ultima menzione a Matteo Righetto con l’opera “Apri gli occhi” una storia famigliare con un’idea moderna e particolare della montagna.

Le autorità presenti, tra cui l’assessore alla Cultura del Comune di Riva del Garda Renza Bollettini, il senatore della Repubblica Italiana Franco Panizza e l’assessore alla cultura del Comune di Asiago Chiara Stefani nei saluti iniziali hanno ricordato tutti Stern, i suoi racconti e i temi a lui cari.

Il professore di Economia Agraria Geremia Gios con una Lectio Magistralis ha spiegato ai presenti che si può vedere nei valori delle comunità alpine e nella tradizione della gestione dei beni collettivi un insegnamento utile anche per i territori non montani.

Al vincitore ha consegnato il premio Alberico Rigoni Stern, figlio di Mario.

Il pomeriggio si era aperto con l’inaugurazione di una mostra di foto del fotografo francese Loic Seron, il quale con 60 splendide immagini racconta l’Altopiano di Asiago ma soprattutto i luoghi e i temi che hanno segnato la vita di Mario Rigoni Stern.

La mostra allestita presso la sala Civica di Riva del Garda sarà visitabile fino al 20 giugno.

Arrivederci nel 2017 ad Asiago.

Fotoreportage:
Foto 1,2 I premi e i libri vincitori;
foto 3,4,5,6 consegna dei premi ai 4 menzionati;
foto 7,8 il premio consegnato al vincitore da Alberico Rigoni Stern;
foto 9 intervista con l’autore;
foto 10 intervento dell’Assessore alla Cultura del Comune di Asiago.

 
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Commenti (1)


  1. Le nostre Alpi, se solo potessero parlare e raccontarci con parole le atrocità che vi sono state compiute!
    Sempre bravo Maurizio nel renderci partecipi delle commemorazioni belliche.

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