Teatro Parioli Peppino De Filippo, personaggi e protagonisti: incontri con la Storia, colpevoli o innocenti – a cura di Elisa Greco. Albert Einstein. In occasione della Giornata della Memoria si farà un processo contro la sua persona. Di cosa sarà colpevole Albert Einstein per essere processato nel Giorno della Memoria al Teatro Parioli Peppino De Filippo?

Nell’appuntamento teatrale “Albert Einstein Colpevole o Innocente?” a cura di Elisa Greco, quali saranno i capi di imputazione rivolti allo scienziato e premio Nobel Albert Einstein impersonato da Chicco Testa, Presidente di Assoelettrica che la Corte giudicante, presieduta dall’on. Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti valuterà, dopo il dibattimento processuale tra il pubblico ministero, Valerio Rossi Albertini, fisico del CNR, professore di Scienza dei Materiali alla Università La Sapienza e la difesa affidata all’on. Francesco Paolo Sisto, componente commissione Affari costituzionali della Camera dei Deputati? Chiamati a testimoniare saranno la giornalista Enrica Bonaccorti nei panni di Marie Curie, Gianluca Comin, docente di strategia della Comunicazione della Luiss, fondatore della Comin&Partners nelle vesti dell’allievo e scienziato austriaco Philipp Frank il direttore generale del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Fiorenzo Galli nel ruolo del filosofo Bertrand Russell.
Prevarrà il valore dello scienziato Einstein oppure il comportamento dell’uomo Einstein? con la partecipazione di una testimonianza a sorpresa la contrapposizione sarà al centro della scena per poi affidarsi al verdetto finale del pubblico in sala.

“La scelta di processare ad Albert Einstein a cento anni dalla formulazione della teoria della relatività generale, commenta l’ autrice Elisa Greco del format, nasce dalla volontà di esplorarne le passioni, le scelte che ne hanno determinato la vita, il ruolo sostenuto prima e durante la seconda guerra mondiale fino ad arrivare al Manifesto Russell-Einstein e al Nobel della pace del 1955”.

Il processo si presenta subito difficile, a volte aspro, il pubblico ministero lancia delle accuse molto gravi, anche cose che riguardano la sua famiglia,abbandono di un figlio malato e di un’altra figlia che non si sa che fine abbia fatto. Gli spettatori molto attenti a tutti i capi d’imputazione rivolti allo scienziato, alla fine dello spettacolo il pubblico vota la non colpevolezza dell’imputato, un verdetto non scontato e finito a 147 per la sua innocenza e 112 per la sua colpevolezza.

 
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