Il 5 ed il 6 gennaio, nel Chiostrino di San Francesco della Basilica di Santa Chiara a Napoli, è stato aperto al pubblico il Presepe Vivente allestito quest’anno per la terza volta.

“In…canto di Natale” questo il titolo dato al Presepe, organizzato dalla Comunità Francescana e Parrocchiale di Santa Chiara in collaborazione con il Comitato “LabOratorio”.

Sotto i portici e nel centro del chiostro sono stati riproposti, da figuranti in costumi d’epoca settecentesca, tanti antichi mestieri tipici della città marinara.
Lungo il percorso i visitatori venivano allietati da canti natalizi napoletani, accompagnati dal gruppo teatrale della Parrocchia “I Giullari di Dio” e dalle chitarre dei Maestri Luca Bellarosa e Marco Liguori.

“Gli zampognari del Vesuvio”, rappresentati da Vincenzo Marasco alla zampogna e Antonio Catalano alla ciaramella, dopo aver percorso l’intero tragitto tra pescivendoli, artigiani, friggitorie, lavandaie, giocatori della tombola e pastori, insieme ai Re Magi si sono soffermati in adorazione della natività nella grotta di Betlemme, dove un Bambino Gesù di pochissimi mesi tranquillamente riposava tra i suoi giovani genitori.

L’ambientazione in un luogo tanto mistico come il Chiostrino di San Francesco, attiguo al più noto chiostro maiolicato, ha contribuito a creare un’atmosfera di grande commozione e partecipazione totale alla semplice vita paesana di tanti anni addietro.

Con il biglietto d’ingresso sono stati dati tre gettoni con cui poter acquistare e degustare alcuni dei prodotti tipici quali: il brodo di polpo, il caciocavallo impiccato, le caldarroste, pasta e fagioli, il panuozzo, le frittelle di pasta cresciuta, il vino aglianico, la cioccolata calda ed i crostini di pane con olio campano.

Tutto il ricavato verrà destinato alla riqualificazione di uno spazio nel Monastero per la realizzazione di un «Lab-Oratorio» per i bambini e i giovani del quartiere.

 
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