Come avviene ogni anno, lo scorso 2 giugno 2015 ha avuto luogo a Trani la festa liturgica di San Nicola il Pellegrino, patrono della città pugliese ed anche dell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie (insieme a San Ruggero vescovo, patrono di Barletta, ed ai SS. Mauro, Sergio e Pantaleone martiri, patroni di Bisceglie).

San Nicola il Pellegrino era un giovane della Grecia, nato a Stiri (l’attuale Distomo) nel 1075-1076, il quale, prima di intraprendere il suo pellegrinaggio devozionale alla volta di Roma, che non raggiunse mai, svolgeva nella sua terra di origine il lavoro di pastore, vivendo in solitario. In questo contesto egli maturò fin da subito una notevole fede cristiana, che manifestò soprattutto col suo recitare incessantemente «Kyrie eleison» («Signore pietà»), non curandosi di essere deriso e creduto pazzo della sua gente né di essere maltrattato nel monastero in cui lo fece rinchiudere sua madre, ormai esasperata. Sempre per il suo solito ripetere «Kyrie eleison», San Nicola il Pellegrino fu gettato in mare dalla nave da cui era partito, da Lepanto, alla volta delle coste pugliesi. Giunto comunque ad Otranto, fu male accolto dall’arcivescovo locale per lo stesso motivo comportamentale e ciò si ripeté poi a Lecce ed a Taranto.

Diversamente, a Trani, città in cui giunse il 18 maggio 1094, il giovane santo pellegrino fu subito ben accolto e capito dalla popolazione locale, tra cui vi erano molte persone di origine greca, che parlavano la sua stessa lingua, pur essendo questa città della Puglia sotto la dominazione normanna. A Trani, San Nicola il Pellegrino, con il suo insistente «Kyrie eleison» e col portare una croce con il braccio destro alzato verso l’alto, attirò numerosi fanciulli offrendo loro ciliegie ed altri frutti che aveva con sé, mentre l’arcivescovo locale, di nome Bisanzio, lo interrogò, constatò la sua ingenuità e semplicità e lo accolse benignamente. Inoltre un contadino chiamato Sabino, insieme alla sua consorte, diede ospitalità al santo nella casa che sorgeva dove c’è oggi la chiesetta a Lui intitolata (XII secolo), prospiciente su Via Arcangelo Prologo, nel centro storico, ed avente una facciata del 1660. Durante la sua malattia, San Nicola il Pellegrino ricevette numerose visite da parte dei tranesi e riservò a tutti parole di conforto. Quindici giorni dopo il suo arrivo nella città pugliese, morì a soli 18 anni, il 2 giugno 1094, nella stalla di quella casa. Essa oggi si apre, subito a sinistra, all’interno della chiesetta. Il corpo senza vita di San Nicola il Pellegrino, a cui nel frattempo vennero attribuiti numerosi prodigi, fu solennemente traslato nella vicina Chiesa di Santa Maria della Scala.

Nel 1099, all’indomani della sua canonizzazione, avvenuta sotto il papato di Urbano II e grazie all’interessamento dell’arcivescovo tranese Bisanzio ed ad un forte consenso popolare, iniziarono i lavori per la costruzione dell’attuale Cattedrale, capolavoro del Romanico pugliese, che venne costruita sull’antica Chiesa di Santa Maria della Scala (VII secolo) e fu intitolata proprio a San Nicola il Pellegrino, i cui resti mortali sono tuttora custoditi sotto la mensa dell’altare maggiore della cripta che si estende al di sotto del presbiterio, del transetto e delle absidi della chiesa superiore.

Per quanto concerne la festa liturgica di San Nicola il Pellegrino del 2 giugno 2015, essa è stata come di consueto preceduta dalla novena iniziata il 24 maggio. Oltre alle funzioni religiose solenni in Cattedrale e nella chiesetta sorta sul luogo della morte del Patrono, l’evento più significativo ed atteso è stata la processione della statua lignea e policroma che lo ritrae e che si venera nella stessa Cattedrale. Partita da qui intorno alle ore 20, al termine della Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta dall’arcivescovo diocesano, mons. Giovan Battista Pichierri, la processione di San Nicola il Pellegrino ha attraversato la principali vie e piazze del centro cittadino. Nel corteo hanno sfilato innanzitutto i membri e le insegne della rispettiva Confraternita, fondata nel 1630. Il reliquiario del braccio del giovane santo pellegrino è stato condotto dal parroco della Cattedrale mentre la statua da quattro portatori dello stesso sodalizio ed è stata inoltre scortata da uomini delle forze dell’ordine in uniforme. Giunta presso il porto, all’altezza del Molo di San Nicola, la processione è stata salutata dall’accensione di uno spettacolo pirotecnico. In Via Arcangelo Prologo, un’ulteriore sosta di preghiera è stata effettuata davanti alla Chiesetta sorta presso il luogo in cui il santo concluse la sua vita terrena, la quale è detta di San Nicoliello oppure di San Nicolino per le sue piccole dimensioni. In seguito, prima della conclusione della processione e del conseguente rientro del simulacro del Patrono di Trani nella Cattedrale romanica, dinanzi al suo fianco destro ha avuto luogo la scenografica accensione pirotecnica delle scritte “W San Nicola” e “Kyrie eleison”, composte da numerosi piccoli bengala colorati.

La Città di Trani tributa ogni anno a San Nicola il Pellegrino una più solenne Festa Patronale che si tiene per tre giorni, dal primo sabato di agosto al lunedì successivo. Nel primo dei tre giorni della festa, il sabato, intorno alle ore 20, la statua del santo che si venera nel Santuario di Santa Maria di Colonna viene dapprima imbarcata su un motopesca e condotta via mare fino al porto e poi da qui, a piedi, viene fatta proseguire in processione fino ad una chiesa della città, scelta in precedenza, dove viene esposta ai fedeli e vi rimane fino al lunedì successivo quando, alla stessa ora, si svolge la processione a piedi verso il porto e da qui quella via mare che termina al Santuario mariano. La più solenne processione che parte dalla Cattedrale, e vi fa ritorno in essa, ha invece luogo domenica sera, sempre intorno alle ore 20, e vi si conducono un busto d’argento del santo e l’urna contenente i suoi resti mortali.

Il presente fotoreportage si correda delle sottostanti sei immagini che ritraggono:
la processione di San Nicola il Pellegrino in Via Arcangelo Prologo (foto n. 1);
la statua del Santo Patrono di Trani e della sua Arcidiocesi, adorna di ciliegie e fiori e venerata nella Cattedrale romanica a Lui intitolata (foto n. 2);
il suono della campana della Chiesetta di San Nicola il Pellegrino, all’arrivo della processione (foto n. 3);
la sosta di preghiera dinanzi alla stessa chiesetta (foto n. 4);
l’accensione pirotecnica delle scritte W San Nicola e Kyrie eleison, dinanzi al fianco destro della Cattedrale tranese (foto n. 5);
il rientro della venerata statua di San Nicola il Pellegrino nello stesso Duomo, capolavoro del Romanico pugliese (foto n. 6).

 
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