Augusto e la Campania

Nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli, in occasione della ricorrenza del 2000° anno dalla sua morte, è stata allestita una mostra tutta dedicata a Cesare Ottaviano Augusto, primo imperatore dell’antica Roma.

Augusto ebbe un rapporto speciale con la Campania e con la città di Nola in particolare, dove si stabilì prevalentemente, promuovendo la costruzione di vari edifici pubblici.
Ed a Nola nell’agosto del 14 d.C. egli concluse la sua esistenza assistito dalla moglie Livia e dal di lei figlio Tiberio, che poi gli succedette sul trono.

Nell’intera Campania, però, ritroviamo varie testimonianze della sua presenza: i monumentali ruderi di Villa Jovis, fatta costruire dal figlio Tiberio a Capri, cittadina dove Augusto amava soggiornare; il Parco Archeologico Ambientale del Pausilypon, con il complesso della Gajola a Napoli; le numerose ville patrizie costruite nei sobborghi di Pompei o di Pozzuoli.

Le celebrazioni hanno avuto inizio lo scorso anno a Nola, grazie all’attività promossa dalla locale sezione dell’Archeoclub d’Italia.

A Napoli la mostra “Augusto e la Campania. Da Ottaviano a Divo Augusto. 14-2014 d.C.”, realizzata dalla Soprintendenza di Archeologica di Napoli in collaborazione con la Soprintendenza di Pompei, Ercolano e Stabia e finanziata dalla Regione Campania, si è inaugurata nel dicembre del 2014 e si concluderà il 4 maggio del 2015.

Ad accogliere i visitatori è la colossale statua del “Divo Augusto Seduto”, per procedere poi alle undici sale dedicate al legame dell’imperatore alle terre dei Campi Flegrei, di Napoli e di tutti i centri che raggiunse prima della sua morte.

Oltre 100 opere in mostra, di cui alcune presentate per la prima volta al pubblico. Di esse molte appartenenti al Museo Archeologico di Napoli, altre provenienti, in prestito, dal Centro Caprense I. Cerio e dal Museo Diocesano di Capua.

Nei n° 3-4-5: un plastico della Villa Jovis di Capri, la stessa Villa odierna e la Villa Imperiale della Gajola

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