Arriviamo nel piazzale della Galleria degli Uffizi in una serata di vento e nuvole. La nostra destinazione è una sala della Galleria, proprio all’inizio del porticato. Entriamo.

I volti son lì, che emergono dal fondo nero, ed ancor avvolti come da penombra. Volti di donne, volti bellissimi. E mille pensieri scorrono. Dietro ai loro occhi. Gli occhi. Gli occhi son quelli che ti frugano l’anima e chiedono esigenti attenzione, consapevolezza, partecipazione.
I segni sui visi, ragnatele di tempo, raccontano di lotte, battaglie, emozioni, dolori, forse anche di gioie. Parlan di vita vissuta. Parlan di ribellione ad una tradizione di omertà.

Son le donne del digiuno, quelle donne che scesero in piazza per iniziare un digiuno contro la mafia, in quella lontana estate del 92, quando le stragi mafiose erano all’ordine del giorno, quando Palermo grondava sangue e corruzione e silenzio.
E nel silenzio il coraggio delle donne emerge nella determinazione e presenza del voler esserci. Per la giustizia, per i propri diritti, per il diritto di tutti a vivere una vita giusta e libera.

Questi volti che emergono dal nero raccontano tutto questo e molto di più. Ritratti fotografici colti in modo magistrale secondo una scelta stilistica che non solo esalta la loro bellezza, ma soprattutto rimanda alla loro storia. Quel nero da cui emergono non è solo il nero di uno sfondo di un set fotografico, ma è anche l’oscurità del silenzio omertoso che vollero combattere.

Francesco Francaviglia, il talentuoso autore dei ritratti è un giovane fotografo nato e vissuto a Palermo che si è trasferito a Firenze per perfezionare gli studi in campo fotografico.
Ed è proprio in quell’occasione che io l’ho conosciuto, firmando con altri l’attestazione formale del suo essere fotografo. E che avesse un interiore fermento artistico, oltre alle notevoli capacità tecniche, lo si vedeva già allora, mentre nella sua ricerca di un dire, di un’esternare emozioni e sentimenti, cercava storie e racconti di qualcosa che liberasse il suo talento.
E tornare alla sua Sicilia è stato come un tornare e rifondare le proprie radici e da lì, poi, partire per chissà quali altri racconti.

La mostra “Le donne del digiuno” è visibile presso la Galleria degli Uffizi a Firenze fino al 9 novembre 2014, dal martedì alla domenica dalle 10 alle 17, ingresso libero.

1 – I volti delle “donne del digiuno” emergono dalla penombra accanto ad opere dei grandi maestri del passato
2,3 – Nella sala delle Reali Poste, nel complesso della Galleria degli Uffizi, alla presentazione della mostra, sono presenti Tiziana Faraoni, curatrice della mostra stessa,l’autore Francesco Francaviglia, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il Direttore della Galleria degli Uffizi Antonio Natali, alcune donne ritratte nella mostra, e Francesco Giambrone, ex assessore alla Cultura del Comune di Palermo.
4 – L’ingresso della mostra
5 – Il manifesto dell’azione intrapresa dalle “donne del digiuno” a Palermo nel 1992, dopo le stragi di Capaci e di via D’Amelio.
6,7 – L’autore illustre le sue opere al pubblico intervenuto, fra cui il sindaco di Palermo e Sergio Staino.
8 – L’autore, Francesco Francaviglia, con alle spalle alcuni dei suoi ritratti
9 – La sala della mostra
10 – Dopo l’inaugurazione della mostra, ai presenti è stato offerto, da UniCoop Firenze, un rinfresco presso il bar interno della Galleria degli Uffizi, posto sopra la Loggia dei Lanzi, da cui si gode una magnifica vista sui monumenti della città. Peccato solo per il maltempo che non ha reso possibile sostare sulla terrazza. Il rinfresco è stato predisposto con prodotti di “Libera Terra” ottenuti dal recupero sociale e produttivo delle terre e dei beni liberati dalle mafie.

 
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Commenti (2)


  1. Mi hai battuto sui tempi ! Brava :flower:


  2. C’eri anche tu all’inaugurazione? Ci siamo incrociate?

    Io non potevo mancare, Francesco lo conosco da un po’ e questo è un successo che si merita tutto… :-)

    A presto!

    Ale

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