Una delle aree paesaggisticamente più pregevoli ai margini del promontorio del Circeo, che include la Foresta di Sabaudia e il Lago Paola, è il complesso della villa di Domiziano, testimonianza archeologica massima compresa nella Riserva naturale “Rovine di Circe”.

La principale caratteristica della villa di Domiziano, risalente al I secolo d.C., è il suo articolato sistema idrico, formato da una fitta rete di canali e da cisterne che garantivano l’approvvigionamento sia alle terme, nelle loro tre forme classiche di frigidarium, calidarium e tepidarium, sia al fabbisogno quotidiano dell’imperatore e dei suoi eventuali ospiti.

Il sito, in larga parte ancora da scavare, è completamente incluso entro un’area a riserva integrale estesa per circa 46 ettari, ma attualmente a causa dell’interro e dei pini marittimi piantati negli anni ’40, sono visibili solo tre aree: l’area centrale, dedicata all’accumulo e alla distribuzione idrica, l’area termale dei ‘Balnea ad esedre’ e l’area del ‘bacino absidato’.

Tra tutto ciò che è stato finora riportato alla luce della Residenza dell’Imperatore, sono visitabili gli impianti termali, le cisterne, una palestra, una forica, una piscina scoperta ed un piccolo teatro.
Fra le statue che vi sono state rinvenute vanno menzionate un Apollo (ora in un museo della città tedesca di Kassel) e un satiro (ora nei Musei Vaticani).

La Villa è raggiungibile via terra o in battello (organizzazione curata dall’”Istituto Pangea ONLUS”) e la visita deve essere sempre e comunque prenotata. Ci si imbarca presso il piccolo molo davanti al Ristorante Ponte Rosso. L’attraversata in battello è fantastica, perché dal centro del lago è tutto un altro panorama, si gusta maggiormente la vita stessa del lago anche in tutti gli aspetti ittiologici che qui stanno rifiorendo, cozze ed ostriche comprese, grazie anche al divieto di accesso alle barche a motore. Su questa parte di lago si può andare solo in canoa o in barca a vela. Le imbarcazioni a motore sono in numero ridottissimo e solo per i pochi addetti ai lavori. Nel costeggiare le rive, ci si ritrova di fronte a La Casarina, un’antica struttura anch’essa risalente al I sec. d.C. posta su una delle penisole del lago Paola e adibita originariamente forse a terme pubbliche. L’attuale nome della località sembra derivare dall’attività di casari che qui i monaci svolsero in epoca successiva.

La mezza giornata di aria lacustre, la gita in battello, la visita guidata magnificamente esposta, le tante curiosità e i tanti aneddoti, le spiegazioni dei perché e dei tanti come, il volo degli uccelli migratori, la passeggiata dentro la foresta e il tanto sole fanno sì che qui si pensi subito di volerci tornare molto presto. Un luogo magico tutto da scoprire in cui ci si sente protetti dal vigile Monte Circeo che da queste parti si profonde in tanta magnificenza!!!

Le immagino di questo fotoreportage:
Foto 1 – cartina all’ingresso;
Foto 2 – sul battello già le prime spiegazioni;
Foto 3 – tra le rovine;
Foto 4 – la forica;
Foto 5 – la zona delle terme;
Foto 6 – una delle due absidi della cisterna;
Foto 7 – nella foresta;
Foto 8 – dal battello;
Foto 9 – la “Casarina”;
Foto 10 – il Monte Circeo dalla banchina.

 
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