In occasione della Giornata FAI di Primavera 2014, molte persone hanno potuto raggiungere la villa di Poreta di Spoleto, situata a 470 metri s.l.m. trasformata in castello nel XVI secolo.

Abitata fino al terremoto del 1703, la villa a poco a poco fu abbandonata dagli abitanti che costruirono le loro abitazioni fuori dalle mura. Dopo un secondo sisma nel 1781, il vescovo Loccatelli avviò i lavori di ristrutturazione della chiesa medievale di San Cristoforo successivamente intitolata a Santa Maria della Misericordia. Questo perché un’immagine miracolosa della Madonna risultò illesa dai danni del terremoto.

La facciata e l’interno della chiesa furono modificati, ridotti a due anche gli altari laterali e furono anche conservati gli affreschi dell’altare maggiore del 1575 e firmati dall’artista umbro Fabio Angelucci da Mevale (l’attuale Visso). La decorazione pittorica sopra l’altare presenta due angeli incoronati, il monogramma della Vergine, i santi Cristoforo, Pietro e Paolo e l’Eterno che benedice tra una Sibilla ed un profeta. Decorato anche il sottarco con scene di vita di Cristo e di Maria tra angeli. All’interno dell’abside c’è la Madonna in trono con il Bambino e ai suoi piedi i santi Caterina da Siena e Domenico, oltre ai fedeli.
Il castello conserva all’interno delle mura, un secolare uliveto disposto a terrazze, dove è possibile vedere ancora le rovine delle antiche abitazioni.

Un grazie agli studenti “Apprendisti Ciceroni” dell’Istituto Superiore Sansi-Leonardi-Volta di Spoleto che hanno organizzato visite guidate fornendo notizie storiche, artistiche e ambientali.

 
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