È il più antico museo aeronautico al mondo.

Fondato nel 1927, da Gianni Caproni e la moglie Timina Guasti,
il museo raccoglie e espone una collezione di aeromobili storici originali di interesse mondiale.

Dal 1999, il museo di Trento è inserito nella rete dei musei scientifici facenti capo al Museo delle Scienze e si propone di promuovere presso tutte le fasce di pubblico la diffusione e la divulgazione della cultura storica e aeronautica, attraverso esposizioni permanenti e temporanee e con attività educative per le scuole.

Il museo non è solo una esposizione di aeroplani storici, ma riunisce anche molte raccolte che documentano la storia del volo. Agli aeroplani si affiancano collezioni di motori, strumenti di bordo, equipaggiamenti in dotazione a velivoli e a piloti, con particolare attenzione alle attività delle officine e fabbriche Caproni.

All’interno della sala principale è stata ricostruita un’officina per la costruzione delle eliche, negli anni ’20 del 900. I materiali esposti tra i quali spiccano dei banchi di lavoro di falegnameria e sullo sfondo l’immagine di operai, tutto ricrea l’atmosfera del luogo e del tempo, con suoni, rumori e rombi di motore.

La mostra temporanea di questo periodo, che doveva concludersi al 30 di marzo, è stata prorogata fino a maggio 2014 ed è dedicata a “Gabriele d’Annunzio Aviatore”

Fotoreportage:
Foto 1 – F 104G, in dotazione al 3° stormo Buscaglia di Vllafranca (VR) donato al Museo dall’Aeronautica Militare Italiana, il 3 ottobre 1992;
Foto 2, 3 – Caproni CA6, utimo biplano realizzato da Gianni Caproni, è esposto senza rivestimento alare per mostrarne la struttura;
Foto 4 – ambiente che rimanda a un’officina per la costruzione delle eliche;
Foto 5,6 – Foker D VIII, apparso nel 1918 è stato considerato il miglior caccia tedesco della I G.M., la fusoliera esposta è stata restaurata nel 1992 ed è l’unico esemplare esistente al mondo;
Foto 7 – uno degli SVA originali del volo su Vienna. La sigla SVA deriva da i due progettisti e dalla ditta costruttirice: “Savoia, Verduzio i due progettisti pionieri dell’aeronautica e Ansaldo la ditta costruttrice”;
Foto 8 – Spazio dedicato a Nobile e al dirgibile Italia, una delle due radio con la quale i superstiti tentavano di comunicare;
Foto 9 – Caproni CA 163, prototipo da addastramento acrobatico realizzato nel 1938. Quello esposto è l’unico esemplare sopravissutto alla II G.M.;
Foto 10 – ampio lo spazio dedicato ai bambini, i quali possono disegnare, simulare voli al computer, oppure come nella foto simulare il volo da Trento a Vienna;

 
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Commenti (4)


  1. Buona serata, Sono a chiedere cortesemente alla Redazione se possibile, di inserire la didascalia della Foto nr. 7 = Uno degli SVA originali del volo su Vienna. La sigla SVA deriva da i due progettisti e dalla ditta costruttirice: “Savoia, Verduzio i due progettisti pionieri dell’aeronautica e Ansaldo la ditta costruttrice”

    Grazie per l’aiuto, un saluto dal Lago

    M.


  2. Bello vedere gli antenati degli attuali mezzi di locomozione aerea così evoluti e sofisticati!
    Bel reportage, grazie per aver mostrato l’evento a chi non può goderne.


  3. Un po in ritardo per la risposta Grazie Krid per il gradito commento.
    Le 10 foto sono solo una piccola parte dei mezzi esposti al museo.
    Una visita vale veramente la pena.

    Un saluto

    M.

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