Il Trentino Volley ha la prima squadra in A1 maschile, mentre la seconda squadra partecipa al campionato nazionale di pallavolo maschile serie B2, girone C.
Intervistiamo Andrea Burattini, direttore tecnico settore giovanile della società di Trento.

In B2 dopo quindici partite avete 17 punti e siete al quartultimo posto. Quali sono gli obiettivi stagionali?
In un girone così difficile, il nostro obiettivo e quello di raggiungere la salvezza, visto che il nostro è un gruppo interamente composto di under 19; comunque la missione primaria è quella di formare atleti per l’alto livello passando da esperienze di gioco sempre più difficoltose.

Fondamentali: pregi e difetti della squadra.
Sicuramente la battuta ed il muro sono due fondamentali importanti per l’economia del nostro gioco. Dobbiamo crescere ancora molto, invece, nella fase di ricezione, anche se le carenze più grandi sono sotto il profilo dell’esperienza e della capacità di gestire i momenti di difficoltà probabilmente dovuti alla giovane età.

Quale atleta potrebbe essere l’MVP a fine stagione?
Sinceramente è molto difficile a questa età individuare un giocatore che possa avere un rendimento molto alto per tutta la stagione, comunque tutti i giocatori che fanno parte di questo gruppo potrebbero, alla fine dell’anno, ottenere tale riconoscimento.

Chi vede favoriti per la promozione e per i play off nel girone C?
Tra le più forti vedo la squadra di Prata, Sarmeola e anche la Vempa di Padova, le altre penso siano ad un livello leggermente inferiore.

Chi invece dovrà lottare per non essere tra le quattro squadre che torneranno ai campionati regionali?
Ci sono tre squadre che sono un po’ distaccate rispetto alle altre, queste sono attualmente tra le maggiori candidate a questo ruolo; per la quarta, posso solo augurarmi di non essere noi! Anche se sarà molto difficile…

Nella pallavolo italiana, cosa rappresenta il campionato nazionale di B2, soprattutto per una società come la vostra che ha la prima squadra ai vertici nazionali di questo sport?
Per noi è soprattutto un’ottima palestra per la crescita dei nostri ragazzi, si tratta del campionato più adatto per un gruppo under 19. In generale è comunque un buon campionato e, visto il gran numero di gironi, il chiaro segnale, in un momento difficile come questo, del grande interesse rivolto al Volley giocato.

Con i canali sportivi gratuiti sul digitale terrestre, la pallavolo ha aumentato la sua visibilità, a vantaggio degli appassionati e… degli sponsor. Ritiene che sia un fatto positivo?
Beh sicuramente sì, anche se si dovrebbe fare qualcosa di più per la promozione, soprattutto in riferimento all’allargamento della base.

La scomparsa dai canali “generalisti”, per contro, può essere negativa?
Sì, il canale televisivo è sempre importante per la divulgazione di tale disciplina.

Come giudica la maggiore diffusione della pallavolo femminile?
Beh è una cosa abbastanza normale, perché tra le donne alcuni sport che rappresentano una grande concorrenza, non ci sono, e mi riferisco al calcio ed al basket.

Lo ritiene un trend irreversibile?
E’ sicuramente un trend difficile da contrastare, ma qualcosa si può fare soprattutto intervenendo precocemente nelle scuole con progetti accattivanti.

Negli ultimi anni le regole di gioco hanno subito continue modifiche. Cosa ne pensa?
I cambiamenti hanno sicuramente contribuito a rendere tale disciplina più spettacolare e veloce e sicuramente più fruibile dal punto di vista televisivo, obiettivamente secondo me anche più bella da vedere. Il nuovo sistema di gioco, inoltre, ha contribuito ad equilibrare un po’ il livello.

Cosa cambierebbe eventualmente?
Di proposte di varia natura ci sono già troppe persone che ne fanno, a me interessa solo insegnare il meglio possibile la tecnica…

Che tradizione ha la pallavolo a Trento e che importanza ricopre rispetto ad altri sport di squadra, sia in campo maschile che in quello femminile?
Una buona tradizione in generale, anche se, inevitabilmente, negli ultimi anni, a seguito dei numerosissimi successi in tutti i campi (prima squadra e settore giovanile) l’interesse è cresciuto in maniera esponenziale. Questa è proprio una città che vive e respira pallavolo…..

La società è protagonista anche di attività sociali e culturali?
Diciamo che la società fa ormai talmente parte della Città che è divenuta quasi un fenomeno sociale, per questo, l’intervento della Trentino Volley, è a 360 gradi in molte associazioni ed istituzioni cittadine (scuole, associazioni culturali, comunità di recupero…).

La crisi economica condiziona la realizzazione dei programmi di una società di pallavolo?
Inevitabilmente sì, anche se nel nostro caso la Proprietà, cerca di mantenere comunque fede alla programmazione fatta cercando di ottimizzare tutte le risorse e le scelte. Cosa questa che ci ha permesso di ottenere grandi risultati anche con delle spese misurate.

 
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