Il 7 febbraio di ogni anno a Manfredonia, porta del Gargano, viene celebrata la solennità liturgica di San Lorenzo Maiorano (Costantinopoli, ca. 440 – Siponto, 7 febbraio ca. 545), patrono della città insieme a Maria SS. di Siponto ed a San Filippo Neri.

San Lorenzo Maiorano fu il quinto vescovo dell’antica diocesi di Siponto, dal 448 alla sua morte. Nell’antica città dauna egli giunse da Costantinopoli insieme ad una delegazione di quattro notabili sipontini, due sacerdoti e due senatori, ai quali era stato raccomandato dall’allora imperatore Zenone per risolvere i gravi contrasti creatisi nel governo della città medesima. Il suo episcopato, saggio ed illuminato, oltre che da opere caritatevoli e dal suo impegno di evengelizzatore e di uomo di pace ed unione, venne caratterizzato dalla consacrazione e dall’accreditamento del culto di San Michele Arcangelo sul Gargano nonché dall’aver salvato Siponto dall’assalto di Totila, il quale, secondo la tradizione, gli mandò un indomito cavallo bianco che avrebbe dovuto sbalzarlo di sella mentre attraversava un ponte sotto al quale il re aveva fatto celare un’idra.

Il secolare patronato di San Lorenzo Maiorano su Manfredonia è difatti testimoniato dalla sua presenza nello stemma comunale che raffigura il suddetto episodio e ritrae il santo vescovo mentre benedice col pastorale stando in groppa allo stesso cavallo bianco che riuscì invece a domare prima di attraversare quel ponte con l’idra al di sotto, evitando così che Siponto venisse interessata dalla distruzione.

A San Lorenzo Maiorano è intitolata la Cattedrale manfredoniana che fu ricostruita in seguito al sacco dei Turchi del 1620, i quali distrussero quasi interamente il tardoduecentesco duomo angioino, e venne più volte rimaneggiata ed abbellita nei secoli successivi fino quando, negli anni Sessanta del XX secolo, venne realizzata la facciata monumentale di travertino che prospetta su Piazza Giovanni XXIII con la quale l’allora arcivescovo diocesano, mons. Andrea Cesarano (1880-1969), ha voluto celebrare l’incoronazione della Madonna di Siponto, avvenuta il 28 agosto del 1955, per mano del futuro “Papa buono” (1881-1963), quando era ancora il cardinale Angelo Giuseppe Roncalli, patriarca di Venezia.

La pregevole statua lignea e policroma di San Lorenzo Maiorano, che si porta in processione il 7 febbraio, fu scolpita nel 1763 dallo scultore andriese Francesco Paolo Antolini che la firmò e datò sul basamento. Tale scultura sacra è normalmente conservata sul rispettivo altare della parete destra dell’unica navata della Cattedrale, posto in corrispondenza della quinta campata e compreso tra la cappella di San Giuseppe e quella di Maria SS. di Siponto. Sempre all’interno del duomo, San Lorenzo Maiorano è presente nel dipinto eseguito nel 1940 dal pittore milanese Natale Penati (1884-1955) sulla volta in prossimità dell’arco trionfale, il quale ritrae il santo vescovo di Siponto tra gli angeli mentre viene innalzato in gloria verso il cielo, al di sopra di una nuvola che sovrasta la città di Manfredonia. Inoltre il medesimo patrono è il soggetto principale dei tre enormi dipinti, realizzati dallo stesso artista nel medesimo periodo e che campeggiano, ognuno, sulla parete sinistra, su quella di fondo e su quella di destra del presbiterio. Essi rappresentano rispettivamente: l’incontro di San Lorenzo Maiorano con il Re Totila (1940); l’ingresso del santo vescovo in Siponto (1941); l’Apparizione di San Michele Arcangelo allo stesso prelato (1941).

La solennità liturgica del 7 febbraio in onore di San Lorenzo Maiorano, coincide col giorno della sua morte terrena e, di consuetudine, è preceduta dalla novena, all’inizio della quale la scultura che lo ritrae, e che si porta in processione, viene collocata su un apposito trono addobbato e posto a destra dell’arco trionfale della Cattedrale, insieme ad un reliquiario contenente un frammento del suo braccio destro, ed inoltre viene vestita con paramenti vescovili. Va precisato la festa religiosa in suo onore è in tono minore rispetto a quella di Maria SS. di Siponto (29-30-31 agosto e 1 settembre) ed inoltre mancano i festeggiamenti di carattere popolare.

Lo scorso 7 febbraio 2014, la Santa Messa Stazionale delle ore 10:30, presieduta da mons. Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, e concelebrata dai sacerdoti della stessa arcidiocesi alla presenza delle autorità locali e dei fedeli, ha preceduto la processione per le principali vie del centro cittadino della statua e del reliquiario del braccio destro di San Lorenzo Maiorano, definito “Pastor bonus”, il quale, oltre ad essere uno dei patroni della città garganica, è anche uno dei patroni dell’Arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, insieme a San Giorgio, a San Michele Arcangelo ed a San Pio da Pietrelcina.

Nel corso della processione il reliquiario del braccio del santo patrono è stato condotto da don Fernando Piccoli, parroco della Cattedrale, mentre la relativa statua, in abiti vescovili, è stata caricata su un carro spinto a mano dai suoi portatori. In Piazza Marconi, presso l’imbocco di Corso Manfredi, e all’angolo tra quest’ultimo e Via delle Cisterne, la processione ha effettuato le uniche due soste, nel corso delle quali l’arcivescovo diocesano mons. Michele Castoro ha tenuto il suo discorso di preghiera ed ha impartito la benedizione col reliquiario del santo. Dopodiché la processione, a cui hanno partecipato i ministranti, il clero diocesano con l’arcivescovo, le autorità locali, la banda musicale ed i fedeli, ha fatto rientro in Cattedrale.

Il presente fotoreportage si correda delle sottostanti otto immagini che ritraggono:
- la parte superiore della statua di San Lorenzo Maiorano (venerata nella cattedrale manfredoniana) che venne scolpita da Francesco Paolo Antolini nel 1763 ed è stata abbigliata con paramenti vescovili in occasione della sua solennità (foto n. 1);
- l’affresco che ritrae San Lorenzo Maiorano mentre protegge la città di Manfredonia, eseguito nel 1940 dal pittore milanese Natale Penati sulla volta dell’unica navata della Cattedrale (foto n. 2);
- lo stemma comunale di Manfredonia con il suo patrono, San Lorenzo Maiorano, a cavallo mentre cammina su un ponte con un’idra al di sotto di esso (foto n. 3);
- la processione del reliquiario, contenente un frammento del braccio, e della statua del santo patrono mentre attraversa Piazza Giovanni XXIII (foto n. 4);
- il cammino della processione in Corso Manfredi (foto nn. 5-6);
- la benedizione impartita all’incrocio tra Corso Manfredi e Via delle Cisterne da parte dell’arcivescovo diocesano, mons. Michele Castoro, col reliquiario del santo patrono (foto n. 7);
- la processione mentre si dirige verso la Cattedrale per farvi rientro dopo la sua conclusione (foto n.8).

 
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