A Firenze esiste un fondo archivistico di raccolta di documenti, manifesti, riviste, fotografie, libri e quant’altro, riguardante la storia dei movimenti sociali e politici degli anni Sessanta e Settanta, chiamato “Archivio Il Sessantotto”.
L’archivio è aperto solo su appuntamento, e grazie ad una iniziativa del gruppo di Firenze di Instagrammers (@igers_firenze) è stato possibile visitarlo e fotografarlo.

L’Associazione che gestisce l’archivio, insieme ad altre associazioni di rilevo sia locali che nazionali, come Legambiente, Unesco, Istituto Gramsci Toscano, Amnesty International ed altre, ha la sua sede presso dei locali messi a disposizione dal Comune di Firenze, locali a dir il vero in stato di abbandono e decadenza, che sopravvivono esclusivamente grazie alla cura dei volontari delle varie associazioni.

L’archivio esiste da circa trenta anni ed è sicuramente uno dei principali centri di conservazione a livello locale e nazionale di tutta una serie di documenti cartacei che rischierebbero di svanire nel nulla nella nostra era ormai soverchiata dal digitale. L’Archivio partecipa infatti ad un progetto che coinvolge molte associazioni anche a livello nazionale denominato “Salviamo la Memoria” il cui intento è appunto di digitalizzare e rendere disponibili anche on line documenti storici che altrimenti cadrebbero nell’oblio.
Notizie e contatti dell’archivio possono essere trovati in rete, dove esiste sia il sito ufficiale che il blog.

Gli scatti di questo fotoreportage:
Foto 1 – copia del famosissimo manifesto “Il quarto stato”, appeso sui muri dei locali delle Associazioni in cui ha sede l’Archivio “Il Sessantotto”;
Foto 2 – i corridoi dell’Archivio vero e proprio;
Foto 3 – catalogazione del materiale conservato, quando ancora l’informatizzazione era… futuro;
Foto 4 – ancora opere conservate nei locali delle Associazioni in cui ha sede l’Archivio “Il Sessantotto”;
Foto 5 – una foto della palazzina che ospita l’Archivio durante l’alluvione di Firenze nel 1966;
Foto 6 – quando ancora si usava il ciclostile: macchina e manifesti;
Foto 8 – esempi di manifesti dell’epoca: scritti a mano o stampati;
Foto 9 – fotografie di eventi dell’epoca;
Foto 10 – libri conservati nell’Archivio, alcuni dei quali ormai pressoché introvabili.

 
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