Lo scorso 6 gennaio 2014, Epifania di Nostro Signore Gesù Cristo, si è conclusa la decima edizione del Presepe Vivente di Canosa di Puglia, organizzato dall’omonimo Comitato e dalla Parrocchia Maria SS. del Rosario e patrocinato dal Comune, dalla Provincia Barletta-Andria-Trani e dalla Regione Puglia. Il tema di quest’edizione è stata la frase tratta dall’Apocalisse di San Giovanni Apostolo ed Evangelista, 21, 3: «Ecco la dimora di Dio con gli uomini… Essi saranno suo popolo ed egli sarà il “Dio con loro”».

Come è avvenuto sin dalla prima edizione, lo scenario delle rappresentazioni è stato quello della zona archeologica di Costantinopoli, in passato adibita dapprima a cava di tufo e poi a fornace, che si estende per 12.000 metri quadrati alle spalle ed a fianco alla Chiesa di Maria SS. di Costantinopoli. Al suo interno circa 300 figuranti di tutte le età ed in costumi d’epoca hanno animato ben 25 scene della vita quotidiana di un tipico villaggio palestinese del I secolo d. C.

I numerosissimi visitatori del Presepe Vivente canosino, provenienti da diverse parti della Puglia e del resto d’Italia nelle date delle sue rappresentazioni (26-28-29 dicembre 2013, 2-4-5-6 gennaio 2014), hanno garantito, ancora una volta, un notevole successo alla manifestazione ed hanno potuto accedere all’area archeologica di Costantinopoli, solo dopo aver pagato un contributo minimo di un euro. Durante la loro attesa sono stati accolti dalla proiezione di una video mapping sulla facciata della suddetta chiesa, che ha riproposto le emozioni di ciò che si apprestavano a visitare.

Una volta entrati nell’area, seguendo un percorso guidato di circa 300 metri, i visitatori, nel rivivere le suggestioni palestinesi di oltre 2000 anni fa, hanno potuto ammirare e riscoprire, sia all’aperto sia presso le cavità o sotto apposite capanne, gli artigiani al lavoro, la domus del Re, le lavandaie, le venditrici di frutta ed ortaggi, il forno, le diverse scene della preparazione dei cibi, quelle della vita domestica, quelle dei lavori femminili, il corteo nuziale e per la prima volta, la scena delle terme romane. Al termine del percorso di visita ha dato spettacolo la scena della Natività con i Re Magi, allestita in una grotta scavata nel tufo, arcuata e sovrastata da due angeli danzanti e da quattro fasci di luce rivolti a ventaglio verso il cielo e rappresentanti la stella cometa. Dopodiché, subito prima dell’uscita, il pubblico visitante ha potuto godere di uno straordinario affaccio panoramico che ha consentito la visione dall’alto di quasi tutte le scene che in precedenza avevano visto da vicino e dell’area archeologica nel suo insieme.

Il presente fotoreportage è integrato dalle sottostanti otto immagini che ritraggono:
- la scena della Natività con i Re Magi (foto n. 1);
- la parte dell’area archeologica di Costantinopoli, situata alle spalle della scena della Natività ed in corrispondenza del forno (foto n. 2);
- le setacciatrici delle fave e dei cereali e le lavoratrici della lana (foto n. 3);
- una scena relativa alla preparazione di cibi (foto n. 4);
- la torchiatura del vino (foto n. 5);
- il banchetto nuziale (foto n. 6);
- le terme romane (foto n. 7);
- donne in abiti palestinesi mentre operano all’aperto riscaldandosi dinanzi al focolare (foto n.8).

 
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