Nei giorni 31 luglio, 1, 2 e 5 agosto 2015, come di consueto, la città di Canosa di Puglia ha onorato, con solenni festeggiamenti religiosi e civili, i propri patroni: San Sabino vescovo, la Madonna della Fonte e Sant’Alfonso Maria de’ Liguori.

I festeggiamenti sono stati preceduti, sul piano religioso, innanzitutto dalla novena, con riflessioni sulla vita di San Sabino vescovo (dal 22 al 30 Luglio), e poi dal triduo (dal 28 al 30 luglio). Entrambi sono stati celebrati, come tutte le alte funzioni religiose, nella Concattedrale Basilica intitolata a questo santo che visse tra l’anno 461 ed il 9 febbraio 566 d. C., fu vescovo di Canosa dal 514 d. C. alla sua morte e si distinse, soprattutto durante il suo episcopato, sia nell’opera di evangelizzazione e di aiuto ai bisognosi sia nella riparazione e nella costruzione di diversi complessi religiosi nella città pugliese e nel territorio della sua diocesi. A Canosa di Puglia, San Sabino viene anche festeggiato, in forma liturgica, il 9 febbraio di ogni anno, nel giorno della sua morte terrena e nascita al Cielo.

I giorni della Festa patronale canosina del 2015 sono stati animati dall’accensione serale delle scenografiche luminarie davanti alla Concattedrale ed in Corso San Sabino, dalla presenza delle bancarelle lungo le vie centrali del passeggio, e dalle giostre collocate presso l’area archeologica del Piano di San Giovanni, comprendente il Battistero omonimo ed i resti della Chiesa di Santa Maria e del complesso episcopale.

Nel primo giorno dei festeggiamenti, il 31 luglio 2015, intorno alle ore 20, ha avuto luogo presso il sito archeologico di San Pietro, in zona Murgetta, la rievocazione della traslazione delle spoglie di San Sabino vescovo che, secondo le fonti di uno storico anonimo del IX secolo, avvenne il 1 agosto dell’anno 800 d. C. dalla Chiesa di San Pietro alla Chiesa dei SS. Giovanni e Paolo martiri, vale a dire l’attuale Concattedrale, presso il foro della Canusium romana, che in questa circostanza è stata intitolata a San Sabino. Entrambi i complessi religiosi furono fatti edificare dallo stesso San Sabino. Tale cerimonia di rievocazione è stata dapprima caratterizzata da una processione dalla Concattedrale fino all’area archeologica di San Pietro, nel corso della quale sono state ivi condotte una teca contenente una reliquia di San Sabino (ritrovata presso la Cattedrale di Andria e riconsegnata l’8 febbraio 2015 alla venerazione dei canosini) ed un’icona in stile bizantino dello stesso santo vescovo, realizzata dall’artista Maddalena Strippoli e benedetta tre giorni prima (28 luglio 2015), dopo la celebrazione iniziale del triduo. Al ritorno dal sito archeologico petrino, una fiaccolata ha accompagnato il cammino dei fedeli, della teca e dell’icona di San Sabino fino alla Concattedrale nella cui cripta è stata deposta la suddetta icona, presso il luogo di sepoltura del santo.

Nella stessa giornata ha avuto luogo in mattinata la Giornata della donazione del sangue presso il nosocomio canosino, ed in serata lo Spettacolo musicale di Paco Bucci in “Simply the best – tribute band Simply Red”, tenutosi sul palco allestito in Piazza Vittorio Veneto a partire dalle ore 21 circa.

Nel successivo e più importante giorno della Festa patronale canosina, 1 agosto 2015, i due eventi religiosi più significativi sono stati:
- la Solenne Concelebrazione Eucaristica delle ore 11 che è stata presieduta, nella Concattedrale di San Sabino, dal rispettivo parroco, mons. Felice Bacco, ed è stata animata dalla “Polifonica Cattedrale San Sabino”;
- la processione, per le principali vie e piazze, dei simulacri dei tre Santi Patroni, i quali sono stati opportunamente caricati su altrettanti pick-up addobbati ed hanno sfilato nel seguente ordine: la statua lignea e policroma di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, venerata nella terza cappella di destra della Concattedrale; la teca con reliquia ed il busto d’argento di San Sabino vescovo (consegnato alla stessa basilica il 22 luglio 1985 dall’artista canosino Giuseppe Antonio Lomuscio che lo realizzò in sostituzione di quello settecentesco rubato il 10 novembre 1983 nella prima cappella di sinistra); l’icona della Madonna della Fonte, di epoca medievale ed in stile bizantino, che si venera sull’altare della seconda cappella di destra e che in quest’occasione è stata inserita in un’artistica cornice d’argento.

Ad entrambi gli eventi religiosi appena descritti hanno partecipato non solo le autorità canosine ma anche una delegazione del comune polacco di Grójec, gemellato con Canosa di Puglia, ed il Comitato Feste Patronali di Torremaggiore, cittadina dell’Alto Tavoliere che venera lo stesso San Sabino come proprio patrono.

Sul fronte degli eventi civili di questa seconda giornata di festa, il protagonista principale è stato il gruppo bandistico canosino, intitolato a Giuseppe Verdi, che ha effettuato il giro mattutino per le vie cittadine ed in serata si è esibito nella cassa armonica della Villa Comunale, sotto la direzione del m° Pino Lentini. A mezzanotte ha dato spettacolo l’accensione dei fuochi pirotecnici in Via San Leucio.

Il giorno seguente, 2 agosto 2015, è stato dedicato alla memoria di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori (Marianella, Napoli, 27 settembre 1696 – Nocera dei Pagani, 1º agosto 1787), fondatore della Congregazione del SS. Redentore (1732) e vescovo di Sant’Agata de’ Goti dal 1762 al 1775. Egli venne proclamato santo da papa Gregorio XVI nel 1839 e divenne patrono secondario di Canosa di Puglia il 15 dicembre 1846, allorquando il vescovo di Andria, mons. Giuseppe Cosenza, ottenne l’assenso dalla Santa Sede, dopo essere stato sollecitato, l’anno precedente, dal sindaco della comunità canosina, nella quale la devozione per questo santo era stata introdotta e diffusa dai missionari redentoristi presenti in loco.

Oltre alla Celebrazione Eucaristica delle ore 19:30, in Concattedrale, con le conseguenti riflessioni sulla vita di Sant’Alfonso, in questa terza giornata di Festa patronale ha avuto luogo al mattino la Gara ciclistica a livello nazionale riservata alle categorie Elite – Under 23, organizzata dall’A.C.D. Gruppo Sportivo Patruno, ed intitolata “64ª Coppa San Sabino – 29° Gran Premio d’Estate – 13ª Medaglia d’Oro”. In serata si è tenuto, sul palco di Piazza Vittorio Veneto intorno alle ore 21, l’attesissimo concerto di Ottavio De Stefano.

Infine il 5 agosto 2015, Solennità della Beata Vergine Maria della Fonte, si è tenuta, alle ore 20, una Celebrazione Eucaristica in suo onore nell’area archeologica del Battistero di San Giovanni, alla presenza della rispettiva icona. A ciò ha fatto seguito una fiaccolata mariana che ha dunque raggiunto la Concattedrale. Tra l’altro, la Madonna della Fonte è festeggiata ogni anno dai canosini anche nella domenica successiva alla Pasqua, quale “primizia” dell’umanità nuova che nasce nel giorno della Resurrezione di Cristo. In questa circostanza si affidano a questa Madonna i primi frutti del raccolto, le primizie, e si prega per i futuri raccolti ed il lavoro dei campi.

Il presente fotoreportage è illustrato dalle sottostanti otto immagini aventi per oggetto:
l’icona della Madonna della Fonte ed il busto d’argento di San Sabino vescovo mentre stazionano all’interno della Concattedrale Basilica di Canosa di Puglia, subito prima della partenza della processione del 1 agosto 2015 (foto n. 1);
la statua lignea e policroma di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori all’inizio del cammino processionale (foto n. 2);
la teca contenente una reliquia di San Sabino vescovo, mentre viene condotta a spalla da giovani portatori (foto n. 3);
il busto d’argento del santo patrono canosino con la facciata della Concattedrale Basilica, a lui intitolata, sullo sfondo (foto n. 4);
l’icona della Madonna della Fonte mentre lascia la Concattedrale dietro di sé (foto n. 5);
il gonfalone della Città di Canosa di Puglia durante la sosta dinanzi al portale principale della stessa basilica (foto n. 6);
le luminarie ad arco di Corso San Sabino (foto n. 7);
l’atmosfera della festa in Piazza San Sabino durante l’ora blu del 1 agosto 2015 (foto n.8).

 
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