A Biccari, l’oliveto del Convento di Sant’Antonio da Padova, dei Frati Minori, è tornato ad ospitare per la seconda volta consecutiva le rappresentazioni sceniche del Presepe Vivente, giunto quest’anno alla sua decima edizione e tenutosi in precedenza nelle strade del centro storico del paese dauno.

Ad organizzare l’evento hanno provveduto il Comitato Spontaneo del Presepe Vivente di Biccari ed i Frati Minori del suddetto convento, col patrocinio dell’Amministrazione Comunale. Le relative rappresentazioni sono dunque state programmate per i giorni 26 e 29 dicembre 2013 e 2 gennaio 2014, dalle ore 19 alle ore 21. Invece il 6 gennaio 2014 (Epifania) il Presepe Vivente sarà visitabile dalle ore 18 alle ore 20 e sarà caratterizzato dall’arrivo dei Re Magi, mentre sul piazzale antistante al convento francescano avrà luogo la distribuzione dei doni alle persone presenti.

Per i visitatori del Presepe Vivente biccarese, l’itinerario di visita è stato pensato ed organizzato in modo tale da raccontare l’episodio della Natività di Gesù, Redentore del mondo, facendo loro rivisitare i diversi aspetti socio-culturali della civiltà contadina di questo comune dei Monti Dauni com’era agli inizi del Novecento.

Nell’oliveto conventuale sono state allestite quasi tutte le rappresentazioni sceniche, ambientate sia all’aperto sia all’interno di capanne appositamente costruite ed arredate con mobili ed arnesi di lavoro dell’epoca. All’inizio dell’itinerario di visita, gli spettatori, giunti dopo aver attraversato il chiostro, sono accolti dalle urla invitanti della venditrice di stoffe e del venditore di ortaggi, a cui fa seguito la scena relativa alla raccolta del granturco. Dopodiché si scende nei locali sotterranei del convento, adibiti a cantine, nei quali è rappresentata la scena delle attività che si svolgevano in una cantina sociale del paese. Una volta risaliti nell’uliveto, i visitatori vengono indirizzati verso un mulino, appositamente realizzato interamente in legno e corredato di macina, all’interno del quale i figuranti in costume sono impegnati nella preparazione dei prodotti gastronomici a base di grano. Intorno al pozzo si svolge il lavoro delle lavandaie. Nelle altre capanne, collocate lungo il percorso da seguire, sono state ambientate le scene relative al lavoro del cestaio, alla vita domestica, alla produzione dei derivati del latte, al lavoro dei ceramisti. All’aperto i visitatori possono assistere alle rappresentazioni sceniche attinenti alla raccolta delle olive, al lavoro del taglialegna, a quello del pecoraio, alla raccolta della paglia, ed inoltre vengono loro offerte le caldarroste. In un ampio ambiente seminterrato del convento, già adibito a magazzino, è ospitata la scena del banchetto nuziale, mentre quella della Natività, veramente scenografica e curata nei dettagli, è allestita in un altro ambiente del complesso religioso, contraddistinto all’ingresso da una stella cometa luminosa e preceduto, nell’itinerario di visita, da un’arcata ribassata ospitante un personaggio dormiente. La scena della Natività conclude il percorso di visita del Presepe Vivente, dopo il quale i visitatori sono ricondotti all’interno del chiostro dove vengono fatte loro degustare alcune pietanze natalizie, tipicamente biccaresi, in cambio di un’offerta.

Il presente fotoreportage è integrato dalle sottostanti otto immagini che ritraggono:
- la venditrice di stoffe ed il venditore di ortaggi (foto n. 1);
- la cantina (foto n. 2);
- il mulino (foto n. 3);
- le lavandaie (foto n. 4);
- il cestaio con la sua famiglia (foto n. 5);
- il taglialegna (foto n. 6);
- il banchetto nuziale (foto n. 7);
- la scena della Natività (foto n.8).

 
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