Sulla cima della collina che sovrasta il comune di Pratovecchio, in provincia di Arezzo, si ergono le tre torri residue del castello di Romena. Il castello medievale ha certamente più di mille anni; se ne trovano notizie nelle cronache del tempo già dall’anno 1008.

Per raggiungere il castello si percorre una breve strada bianca fiancheggiata da alti e secolari cipressi, alla fine della quale, praticamente sotto le mura di cinta, si trova un ampio parcheggio. A pochi metri dal parcheggio si apre nelle mura di cinta la porta d’ingresso con relativa guardiola, nella quale si trova l’unico addetto al sito al quale si paga il biglietto d’ingresso, per procedere alla visita dell’antico maniero.
Oltre ai resti delle mura di cinta ed alle tre torri superstiti, ci sono solo due locali interni visitabili, uno al piano terra e l’altro al piano superiore. Quello al piano superiore fa parte dei locali nei quali abitavano i nobili proprietari del castello, mentre quello al piano terra era l’antica sala d’armi.

Proprio quando si entra nella sala d’armi lo sguardo cade su un’imponente testa in marmo nero, posta su una colonna, affiancata da due armature di cavalieri medievali, posizionata a ridosso della parete opposta all’entrata, dall’inconfondibile profilo del Sommo Poeta: Dante Alighieri.
L’interrogativo trova subito risposta leggendo la targa in marmo posta sopra una porta laterale che riporta scritto: “Qui i conti Guidi ospitavano Dante Alighieri nel primo tempo dell’esilio”.

Pur essendo stato restaurato di recente, dalla famiglia proprietaria Goretti de’ Flamini con i contributi dello Stato, quanto rimane del castello e della cinta muraria è tutto originale dell’epoca.
Per chi visita il bellissimo entroterra toscano è certamente una visita da non trascurare.

 
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