A Manfredonia, presso la Chiesa e l’annesso Convento di Santa Maria delle Grazie, dei Frati Minori, si sono svolti nei giorni 3 e 4 ottobre 2013 i festeggiamenti in onore di San Francesco d’Assisi, che sono stati organizzati dal Comitato Feste Francescano.

Nell’antica Siponto, prima della fondazione di Manfredonia da parte del re svevo Manfredi nel 1256, un primo convento fu, secondo la tradizione, fondato proprio dal santo di Assisi nel 1216 durante una sua visita nel Gargano e al celebre Santuario di San Michele Arcangelo a Monte San Angelo. Tale convento, gestito dai Frati Minori conventuali, fu trasferito a Manfredonia nel 1348, dopo che la vicina Siponto era già stata abbandonata a causa delle devastazioni dei terremoti del 1223 e del 1255 e dell’impaludamento della zona. Di questo complesso religioso, ricostruito dopo il saccheggio turco del 1620 e chiuso nel 1809 dal governo del Re delle Due Sicilie Gioacchino Murat, oggi sopravvive la Chiesa di San Francesco d’Assisi, con interno a navata unica suddivisa in cinque campate coperte da volta a crociera gotiche e con facciata e parte prospetto laterale rifatti in stile neoromanico negli anni Trenta del XX secolo. L’attiguo convento, invece, venne demolito nel 1957 per far spazio agli attuali edifici residenziali e di esso sopravvivono ancora i corpi di fabbrica settecenteschi, comprendenti il refettorio, che si trovano di fronte alla facciata della chiesa. Nel 1505 si insediarono in questa città, in località La Pace, anche i Frati Minori Osservanti (altra branca dell’ordine francescano) che abitarono nel convento situato sulla strada per Monte Sant’Angelo che fu devastato dai Turchi, durante il loro assedio del 1620 ed infine raso al suolo dal terremoto del 1646. In sua sostituzione venne costruito all’interno delle mura, ed in Via Tribuna, l’attuale Convento di Santa Maria delle Grazie, oggi retto dai Frati Minori, ottenuto dalla trasformazione di un palazzo offerto dal commerciante Giulio D’Alessandro. Allo stesso ordine monastico venne affidata, dal XVII secolo alla soppressione francese del 1806, anche l’Abbazia di San Leonardo in Lama Volara (già appartenuta ai Canonici Regolari di Sant’Agostino ed ai Cavalieri Teutonici) in cui i relativi monaci, oltre ai riti religiosi, provvedevano anche ad ospitare i pellegrini diretti al santuario micaelico ed i pastori transumanti provenienti dall’Abruzzo.

I Frati Minori Cappuccini si stabilirono a Manfredonia nel 1571, anno della battaglia di Lepanto che vide le milizie occidentali e cristiane vittoriose su quelle turche ed islamiche. Il convento da loro costruito, nel cui cantiere vi lavorò San Camillo De Lellis, venne perciò intitolato a Santa Maria della Vittoria, ma fu saccheggiato, come il resto della città, dai Turchi nel 1620. Ricostruita poco dopo, la relativa chiesa a navata unica ebbe mutato il titolo in Santa Maria dell’Umiltà e fu riconsacrata nel 1677 dall’allora arcivescovo di Manfredonia card. Vincenzo Maria Orsini, divenuto Papa Benedetto XIII nel 1724. Tale convento cappuccino fu definitivamente soppresso nel 1811 e successivamente inglobato nel cimitero cittadino. Infine le Clarisse si stabilirono nel monastero fondato nel 1592 dalla nobildonna Isabella De Florio, che fu anche la sua prima badessa. Anche questo monastero subì l’assalto dei Turchi nel 1620 ma venne in seguito riparato ed arricchito di preziose opere d’arte che hanno interessato soprattutto la chiesa, riedificata ad unica navata, che venne consacrata anch’essa dall’arcivescovo Orsini nel 1680. Chiuso a causa della soppressione stabilita nel 1866 dal neonato Regno d’Italia, il Monastero di Santa Chiara oggi è sede del Seminario Arcivescovile mentre la chiesa, capolavoro dell’architettura e dell’arte del Barocco italiano meridionale, è stata restaurata di recente.

Per quanto concerne i festeggiamenti in onore di San Francesco d’Assisi del 2013, essi sono stati preceduti da due riti religiosi tenutisi entrambi all’interno della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, che sono stati la novena (dal 25 settembre al 2 ottobre) ed il triduo solenne (dal 30 settembre al 2 ottobre). Nel primo giorno dei festeggiamenti (3 ottobre 2013) gli eventi religiosi più significativi, svoltisi all’interno della medesima chiesa, sono stati la Liturgia del Transito di San Francesco (ore 18:30) con la preghiera di affidamento della Città di Manfredonia al santo da parte del sindaco Angelo Riccardi e la successiva concelebrazione eucaristica animata dalla relativa Gi.Fra. (Gioventù Francescana). La serata, dinanzi al complesso religioso, è stata allietata, a partire dalle ore 20:30, dallo spettacolo con concerto del gruppo vocalist “i Lino’s family” di Rosangela Trigiani.

Il giorno seguente, solennità di San Francesco d’Assisi, ha avuto due momenti salienti: la Santa Messa solenne delle ore 10:30, celebrata da mons. Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, e la processione della statua del santo che a partire dalle ore 19 ha dapprima attraversato Via Santa Maria delle Grazie, in asse con la chiesa omonima ed addobbata da luminarie archiacute e da Tricolori recanti al centro l’immagine di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, che ammansisce un lupo. L’itinerario seguito dal corteo processionale, accompagnato musicalmente dal Concerto Bandistico “Città di Manfredonia”, ha interessato le principali vie cittadine intorno alla chiesa ed ha effettuato una sosta di preghiera dinanzi all’ospedale civile, dedicato a San Camillo De Lellis. Alla conclusione della processione, dinanzi alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, addobbata anch’essa da luminarie, vi è stato un momento di preghiera, con l’osservazione di un minuto di silenzio per i migranti rimasti vittime del naufragio avvenuto il giorno precedente nel mare di Lampedusa, ed è stato rivolto ai fedeli un saluto dall’assessore alla Pianificazione Urbanistica e all’Assetto del Territorio del Comune di Manfredonia, Matteo Palumbo, e dalla locale Fraternità Francescana, che dimora nel relativo convento. Dopo la benedizione finale, il rientro in chiesa della statua del patrono d’Italia, è stato salutato dalle note dell’Inno di Mameli, suonato dalla suddetta banda musicale che ha anche eseguito altri brani. Infine, intorno alle ore 21, sulla spiaggia antistante al Castello Svevo-Angioino hanno dato spettacolo i fuochi pirotecnici che hanno ultimato i festeggiamenti.

Il presente fotoreportage è completato dalle sottostanti otto immagini aventi per oggetto:
- la statua di San Francesco d’Assisi in processione sotto le luminarie di Via S. Maria delle Grazie (foto nn. 1-2);
- due statue del medesimo santo conservate rispettivamente nel terzo altare, in stile barocco, della parete sinistra della sei-settecentesca Chiesa di Santa Maria delle Grazie (foto n. 3) e nella nicchia della parete destra dell’ultima campata della trecentesca e gotica Chiesa di San Francesco d’Assisi, presso l’altare maggiore (foto n. 4);
- un Tricolore esposto su un balcone nei pressi della Chiesa di Santa Maria delle Grazie che ritrae al centro San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, mentre ammansisce un lupo (foto n. 5);
- la sosta di preghiera della statua del santo dinanzi alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, avvenuta dopo la conclusione della relativa processione e prima del suo rientro (foto n. 6);
- l’esibizione musicale del Concerto Bandistico “Città di Manfredonia” al momento del rientro della statua di San Francesco in chiesa (foto n. 7);
- lo spettacolo dei fuochi d’artificio che sono stati accesi sulla spiaggia antistante al Castello al termine dei festeggiamenti (foto n. 8).

 
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