III premio “Il Vittoriale” a Umberto Veronesi
Sventolava ieri nel cielo del Vittoriale degli Italiani il vessillo del Principe di Montenevoso
La vita, la scienza, la filosofia, la saggezza, ma soprattutto tanta umanità, hanno trionfato sabato 8 Giugno a Gardone Riviera. Non poteva esserci modo migliore per ricordare i 150 anni della nascita di Gabriele d’Annunzio.
Alle ore 17,00 il Presidente della Fondazione Vittoriale degli Italiani, Giordano Bruno Guerri, ha consegnato il III premio “Il Vittoriale” al professor Umberto Veronesi.
La vita, la scienza e l’allegria. “I vecchi filosofi escono dal loro laboratorio dove hanno lottato a lungo per strappare un segreto alla vita” scriveva Gabriele d’Annunzio nel “Trionfo”.
“Lei è un benefattore dell’umanità”. Con questa frase Giordano Bruno Guerri ha accolto il professor Veronesi e ha poi aggiunto: “Lei non è vecchio ma filosofo sì e nei suoi laboratori di segreti alla vita ne ha strappati tantissimi”.
Nel sofà che già aveva accolto Olmi e Paolo Conte, ha conversato a lungo l’illustre oncologo con Guerri, ripercorrendo le fasi della vita che l’hanno portato a dedicarsi alla lotta contro il cancro.
Se l’aspettava il professor Veronesi la domanda di Guerri: “Ma quando riusciremo a sconfiggerlo?” Risponde il professor Veronesi: “Ai miei tempi esisteva la convinzione che la ricerca sul cancro fosse perdente, ma ora grazie alla scienza ci basiamo su una convinzione molto più ampia e più chiara“. Ma poi con amarezza riporta un dato: “Il 40% dei malati non non ce la fa” e aggiunge con tristezza: “Questo è il mio più grande dispiacere”. Insiste più volte, che senza sottovalutare la malattia bisogna dedicarsi molto di più al malato, in quanto la malattia può avere la base nella nostra mente.
Nel 1957, il professor Veronesi, con altri studiosi, avevano segnalato in un convegno la pericolosità dell’amianto; ci sono voluti 40 anni perché questo materiale venisse eliminato.
Dopo la consegna del Premio il Professor Veronesi ha risposto alle domande del pubblico.
Si è proseguito poi con la presentazione del nuovo quaderno dell’Officina, una ricerca della carmelitana scalza Cristina Dobner, la quale ha fatto rinascere l’amore fra D’Annunzio e Alessandra di Rudini, diventata poi monaca di clausura.
La serata è proseguita, nel ventre rinnovato della nave “Puglia” dove è stato inaugurato il nuovo museo di bordo, finalmente visitabile, che raccoglie una decina di modelli di navi riprodotte fedelmente in scala 1:100. I modelli sono stati donati al Vittoriale nel 2002, dal duca Amedeo D’Aosta. Grazie a Bruno Giordano Guerri, in Europa e nel resto del mondo sono parecchie le iniziative per ricordare i 150 anni dalla nascita di d’Annunzio. Egli nacque infatti a Pescara il 12 marzo 1863; per ricordarlo le Poste Italiane hanno emesso un francobollo e in contemporanea a Pescara e a Gardone Riviera il 12 marzo 2013 veniva timbrato con un annullo speciale.
Le foto di questo reportage:
Foto 1 – Il vessillo di Principe di Montenevoso
(titolo nobiliare, creato motu proprio da Vittorio Emanuele III Re d’Italia, su proposta del primo ministro Benito Mussolini per il poeta e eroe della prima guerra mondiale e dell’Impresa di Fiume Gabriele d’Annunzio);
Foto 2,3,4 – Premio “Il Vittoriale”;
Foto 4 – Nave Puglia si inaugura il museo di bordo.
Foto 5 – il Prefetto di Brescia Narcisa Brassesco Pace; Giordano Bruno Guerri; il Sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e a destra il Sindaco di Gardone Riviera, Andrea Cipani;
Foto 6,7,8 – modelli in scala delle navi dono del Duca d’Aosta;
Foto 9,10 – francobollo con annullo speciale.
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MAURY54:
Grazie Vi
Per tuo gradito commento
Sicuramente la magia non e mancata
Un caro...
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Viviana Bernardini:
Quella luce blu ha qualcosa di magico...davvero ci hai regalato la magia di una ...
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MAURY54:
Grazie Kris,
onorato che il primo commento sia il tuo.
Non poteva essere alt...
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Kris:
Che dire: non poteva andare diversamente!
Grazie, Maurizio, per la tua esaustiv...
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Kris:
Grande reportage! Sul sito ho ritrovato tutto ciò che mi stupì durante la visi...
Commenti (1)
Kris scrive:
“Il 40% dei malati non non ce la fa”
Una lotta continua tra la ricerca che mira alla sconfitta del male e l’evolversi della civiltà (sarà poi davvero “civiltà”?) che crea nuove situazioni per l’insediamento del male stesso. Una lotta impari!
Bel reportage, Maurizio. Una località che ricordo con nostalgia!