L’Accademia di Spagna
Aperta gratuitamente al pubblico in occasione dell’Open House Roma 2013, la Reale Accademia di Spagna ha consentito ai visitatori di ammirare la propria bellezza.
L’edificio, situato sul Gianicolo nell’antico monastero di San Pietro in Montorio, fu costruito alla fine del XV secolo per volere dei Re Cattolici, Isabella di Castiglia e Ferdinando II di Aragona.
Nel 1870, in seguito all’annessione di Roma al Regno di Italia, il monastero fu coinvolto nelle soppressioni delle corporazioni religiose in atto in tutto lo Stato, in seguito alle quali il complesso passò alla Corona Spagnola con lo scopo di istituirvi un’Accademia di Belle Arti.
La sede fu inaugurata il 23 gennaio 1881 in seguito all’adeguamento degli spazi dell’edificio convenutale per i nuovi fini dell’Accademia ad opera dell’architetto Alejandro del Herrero y Herrero.
Alla Reale Accademia si accede da Piazza di San Pietro in Montorio mediante un ingresso realizzato nel 1926, distinto dall’ingresso del convento rimasto nel chiostro del Tempietto realizzato dal celebre architetto Donato Bramante.
All’interno, il complesso presenta una distinzione tra due zone, ciascuna delle quali organizzata attorno ad un chiostro.
Il primo chiostro al quale il visitatore ha accesso, ha pianta rettangolare ed è cinto lungo i quattro lati da un porticato con 24 archi a tutto sesto poggianti su colonne di riuso, impreziosite da basamenti e capitelli di travertino.
Le lunette delle volte della galleria sono decorate dal ciclo pittorico con la Vita di San Francesco d’Assisi, realizzato tra il 1587 e il 1588 dal Pomarancio.
Al primo piano, una seconda galleria si affaccia sul chiostro con altri 24 archi a sesto ribassato, sorretti da pilasti. Le vetrate che chiudono i suddetti archi, nonché le finestre del secondo piano, furono realizzate nel 1935.
Il pozzo che in passato occupava il centro del chiostro, è stato sostituito recentemente da una bassa fontana in marmo bianco, realizzata dallo scultore Juan Borses nel 1987.
Nel secondo chiostro è custodito il famoso Tempietto del Bramante. Realizzato nel 1502 come ex voto dei reali spagnoli per la nascita del loro primogenito, il piccolo edificio si ispira agli antichi templi romani, dai quali riprende la pianta circolare e le 16 colonne del peristilio.
Al di sopra delle colonne corre una trabeazione con un fregio di triglifi e metope che presentano un’iconografia legata agli elementi liturgici ed al corredo ecclesiastico .
La cella del tempio è costituita da un corpo cilindrico scavato esternamente da profonde nicchie decorate con conchiglie. L’interno, del diametro di soli 4,5 metri, presenta quattro alte e profonde nicchie ospitanti piccole sculture degli evangelisti. Una statua di San Pietro, opera di un anonimo artista lombardo, è collocata sul piccolo altare.
Un’apertura posta al centro del pavimento in stile cosmatesco, permette di osservare il foro lasciato dalla croce ivi piantata in occasione del martirio di San Pietro.
Il tempietto, infatti, sorge su una cripta circolare, probabile resto di un preesistente edificio, realizzata sul luogo in cui, secondo la tradizione, fu martirizzato l’apostolo.
Alla cripta, arricchita nella prima metà del XVII secolo da decorazioni in stucco policromo rappresentanti scene della vita del santo, si accede mediante due scalinate esterne realizzate nello stesso periodo.
Gli spazi interni dell’Accademia, custodiscono le opere realizzate dagli artisti che qui hanno soggiornato nel corso del tempo, tra le quali spicca in particolar modo la galleria di autoritratti degli stessi.
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