“Noi soldati polacchi per la nostra e la vostra libertà abbiamo dato le nostre anime a Dio, i nostri corpi al suolo italiano e i nostri cuori alla Polonia”

Questo è quanto scritto sulla lapide all’ingresso del cimitero militare polacco di Cassino. Appena ho messo piede sul marmo bianco di questo luogo dove i giovani soldati polacchi sono sepolti e che hanno dato la vita per liberare la mia terra, il mio pensiero è andato subito a come si giudicavano le prime immigrazioni dei cittadini polacchi in cerca di un futuro migliore nella nostra terra e le condizioni estreme in cui vivevano nelle nostre città.

Voluto e costruito su di un semicerchio ai margini del bosco appena finito il conflitto della Seconda Guerra Mondiale da cittadini polacchi in collaborazione con le forze alleate, oggi questo cimitero è visitato durante tutto il corso dell’anno da migliaia di persone soprattutto da cittadini polacchi che tornano a commemorare i loro caduti. Sono 1.052 le salme del 2° Corpo d’Armata polacco, comprese quelle del generale Anders e del cappellano arcivescovo Gawlina, morti nel 1970 e lì trasferiti per loro volontà. Il sacrario è affidato alla custodia dei monaci di Montecassino.
Un luogo da visitare per non dimenticare le atrocità della guerra.

 
© Riproduzione Riservata
 

Commenti (6)


  1. Il mio babbo, invece, è caduto in una battaglia sul Don nel 1942 e certamente non avrà avuto una sepoltura.
    In sua memoria, lo scelgo come “foto-reportage d’archivio”


  2. Grazie Cristina,non bisogna mai dimenticare chi è caduto per la nostra libertà, sicuramente il tuo babbo riposa in pace,sii fiera di lui.


  3. Eh, sì che lo sono! Il mio pensiero comunque corre a lui ed alle sofferenze patite in terra di Russia. Ho tante lettere le cui parole fanno accapponare la pelle!


  4. Con quelle lettere l’avrai sempre vicino.


  5. Grazie, buon anno a te ed ai tuoi!


  6. Anche per te e i tuoi cari un felice anno.

Lascia un Commento