In occasione delle “Giornate Europee del Patrimonio 2012” il Museo di San Martino ha permesso l’ingresso ad una sala che solitamente è chiusa al pubblico.

In essa è esposta una collezione appartenuta al nobile napoletano Marcello Orilia, nato nel luglio del 1880, discendente da un’antica casata di Cava de’ Tirreni trasferitasi poi a Napoli nel Palazzo Arlotta, al Chiatamone.

Marcello Orilia, aristocratico della Napoli della Bella Epoque dal carattere allegro e gioviale, ritenuto l’uomo più elegante della città, amante della caccia a cavallo, era un assiduo frequentatore dei salotti napoletani da cui veniva spesso conteso.

Il suo gusto raffinato lo aveva portato a creare, insieme alla moglie Maria Teresa De Vito Piscicelli, una collezione alquanto eterogenea: terraglie, maioliche e porcellane di Sevres, Chelsea, Ginori, Meissen e della Real Fabbrica di Capodimonte; ventagli, bastoni, dipinti ed oggetti lignei provenienti da vari complessi conventuali.

Dopo la sua morte la raccolta è stata donata dalla moglie nel 1952 allo Stato e conservata nel Museo di San Martino.

Ed in questa giornata, dedicata appunto al Patrimonio, è stato permesso al pubblico di vedere, se non tutti, almeno gli oggetti più significativi di tale collezione.

Le foto:

1) Maioliche siciliane manifatture di Palermo e Caltagirone.

2) Maioliche per farmacie con santi, fiori e frutta della bottega Maestro Domenico da Venezia.

3) Caricatura del Ministro Bernardo Tanucci di manifattura Real Fabbrica di Capodimonte.

4) Due biscuit firmati di manifattura Giovanni Volpato – Roma.

5) Porcellane di manifatture europee.

6) Putti vendemmiatori su un masso roccioso della Real Fabbrica di Napoli.

7) Candeliere figurato a tre bracci di manifattura Meissen

8) Due canefore di manifattura Ginori.

9) Teiera, tazza e piattino figurati di manifattura Meissen.

10) Bastoni da passeggio di manifattura francese XVIII secolo.

 
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