Questa è la XIV edizione, non ho visto le precedenti e devo fare mea culpa. Uno spettacolo multicolore di gioventù festante, una folla incredibile di persone, di ogni età e classe sociale, calata, dalla prime ore del mattino, nell’ambientazione stupenda della Mostra d’Oltremare di Napoli.

Si riconoscevano all’istante i semplici curiosi dagli appassionati fruitori del fumetto. I primi gironzolavano divertiti, godendosi la tiepida giornata primaverile e salutando gli amici che incontravano tra gli stands. Molte le famiglie complete di bambini, travestiti da super-eroi o cartoon, con negli occhi lo stupore di vedere anche gli adulti, fare a gara a chi sfoggiava il costume ed il trucco più bello!
I secondi invece, cultori e lettori divoratori dei diversi generi: horror, fantasy, western, comics… letteralmente impazziti, passavano da uno stand all’altro, facendo file interminabili, pur di ricevere la dedica dei disegnatori di fama, italiani e internazionali presenti.

La parte del leone l’ha fatta la Sergio Bonelli Editore che schierava, tra sabato e domenica, la migliore formazione di artisti disegnatori all’evento:
● Filippucci per gli episodi di Martin Mystere e Laurenti per quelli di Dampyr;
● Siniscalchi, Foderà e Valdambrini per la nuova e inedita serie di Saguaro, che sarà pubblicata dal 26 maggio, con il primo episodio intitolato “Ritorno a Window Rock”.
● Brindisi, Gerasi e Enrique Breccia per gli episodi dell’intramontabile Dylan Dog, di cui mio figlio, allora adolescente, a metà anni novanta, ne acquistò una serie completa su E-Bay… e guai a chi gliela tocca ancora oggi! Allora i primi disegnatori dell’Indagatore dell’Incubo furono Montanari e Grassani. Il personaggio nasce dalla fervida mente di Tiziano Sclavi che n’è stato creatore, autore e sceneggiatore.

Addirittura ho visto qualche “drogato cultore” di dediche (se le rivendono?..) rifare la fila con Enrique Breccia (nella foto mentre firma), disegnatore, pittore e scrittore di successo ,argentino, disponibilissimo e gentile, come del resto tutti gli altri artisti per gli altri espositori.
Ho provato a stare in fila per fare un regalo a mio figlio… Ho atteso molto, non ho fatto un passo avanti ed ho desistito, ma qualche foto dell’autore come ricordo l’ho catturata.

Qualche anno fa, la fila per avere una dedica da un personaggio illustre fu molto più breve: eravamo in un ristorante napoletano di Bacoli e, nell’attesa, lasciai raffreddare una deliziosa orata del golfo, che, offesa per l’affronto ricevuto, non si lasciò mangiare! Ad un tavolo appartato, con la moglie, c’era un certo Maradona, artista e signore del pallone… avevamo da poco vinto il primo scudetto della storia calcistica di Napoli.

Quando la mia curiosità negli stand stava scemando, sono stato attratto all’esterno del padiglione da un vociare allegro, condito da risate e da applausi ripetuti. Una teoria di personaggi in maschera si avviava, chi con sicurezza, chi emozionato, verso un palco allestito in fondo ai viali, tra gli sguardi incuriositi e divertiti dei visitatori.
E’ stata una goduria per gli occhi e la mente, non sarei più andato via! Che fantasia e che impegno ci mettono, questi nostri giovani, quando amano le cose che fanno.

Praticamente sono stato risucchiato e assimilato nella pietanza che si stava preparando, in questo speciale calderone fumettistico, in cui realtà e fantasia, ed i sentimenti di ognuno, si mescolavano senza sosta: “Presto ragazzi, tra poco tocca a noi salire sul palco; tu Chiara hai finito con quel trucco?… son due ore che lo tormenti. Ehi, amico fotografo, attento a non calpestarmi la coda, ci ho lavorato per giorni interi!”

Da dove venite amici?
“Dal mondo irreale e dagli incubi, dalla poesia e dal tormento, dalla dolcezza dei bambini e dalla crudeltà della guerra…”

Chi state rappresentando con questi costumi?
“Eroi giapponesi impronunciabili e irripetibili, fate, streghe e cavalieri spaziali…”

Tanti che si prendevano molto sul serio e, letteralmente, tremavano al pensiero che presto avrebbero bruciato, in pochi secondi di passerella, il lavoro di preparazione dell’anno appena trascorso, in attesa del nuovo evento, di prove in costume e trucchi più sofisticati, in cui avevano coinvolto amici e parenti.
Leggevi nei loro occhi la felicità e l’orgoglio di essere, nella moltitudine, considerati e valutati da qualcuno, quando gli chiedevo di mettersi in posa per una foto… e mi avrebbero abbracciato e baciato quando gli dicevo che avevano un splendido costume!

“Che trucco meraviglioso hai realizzato… guarda questa pelle, sembra proprio divorata dalle fiamme. E tu, lo sai, che sei proprio brutto e spaventoso?”
“Fammi la faccia più feroce che puoi piccola vampira… mostrami i tuoi dentini!”
“Ehi, morti viventi… fermatevi, che vi rendo ancora più immortali!”
“Oh, oh! Cos’è quell’assembramento di giovanotti entusiasti? Ah! Ecco perchè: ci sono Cat-woman e Wonder-woman… Insomma, questi benedetti ragazzi, ameranno anche l’orrido più orrido, ma davanti alla classica bellezza femminile, non restano indifferenti!

Ma la cosa più bella e divertente è successa quando ho chiesto a due ragazzini, che giravano da un po’ con due piccoli cartelli e senza costume, cosa pubblicizzavano con la scritta “Free Hug!” Quando con uno splendido sorriso me l’hanno tradotto, ho posato la fotocamera, allargato le braccia e ho detto:
“Bene ragazzi, allora abbracciamoci… e li ho stretti forte a me!” (vedi foto con uno dei due)

Ho lasciato, poco dopo, questo splendido ritrovo di allegra gente, amanti del fumetto e non solo, proponendomi di portare con me, la prossima volta, quel pantofolaio di mio figlio e la mia gentile consorte.

 
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Commenti (8)


  1. Ottimo reportage :-)


  2. Ugo sei pronto per una testata giornalistica …….. :)


  3. bellissimo,ma sei veramente bravo ;-) )))))))


  4. Grazie Al
    Rip…hai visto mai ?…fotoreportage dalle piu’ belle piazze del mondo! :-D
    Grazie Diana…mi diverto scrivere quanto ”sento”… poi le foto ti aiutano molto ! :-)


  5. Io ne ho viste tante di edizioni (anche al Castel Sant’Elmo)! Quest’anno me lo son perso… ma è stato bello poterlo vedere e leggere attraverso il tuo fotoreportage.


  6. Ciao Rosy,
    per me era la prima volta e penso che alle prossime non manchero’…e’ stata una splendida giornata… :-)
    Grazie per il tuo gradimento! :-)


  7. Ciao Ugo,

    sono sempre stata incuriosita dal Salone Internazionale del Fumetto, ma mai vi ho partecipato e dopo questo tuo fotoreportage, che coinvolge il lettore sia per le foto che per il testo, non mancherò di seguire la prossima edizione.

    Il motivo, d’altronde, per il quale si scrive, per il quale si fotografa, per il quale si produce, in genere, Arte è stimolare alla conoscenza! E, in questo caso, una scrittura, coadiuvata da foto eccellenti, riesce bene nel suo intento.

    Complimenti!

    Saluti, Maria


  8. Ciao Maria,
    solo adesso leggo il tuo commento e ti ringrazio per le belle parole. Mi fa molto piacere aver stimolato il tuo interesse per la prossima edizione e ti assicuro ti divertirai…con gli occhi,la mente ed il cuore.
    A presto
    Ugo

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