Sabato 21 aprile, in diciassette città italiane si è ripetuta per la nona volta la giornata nazionale del trekking urbano.

Anche a Rieti si è riunito un numeroso gruppo di appassionati, provenienti anche da altre città, deciso ad esplorare, con la guida di rappresentanti del club alpino italiano e con il coordinamento dell’amministrazione comunale, i luoghi più caratteristici del centro storico della città ed il “lungo fiume Velino”.

Si è trattato di percorrere circa nove chilometri in poco più di tre ore. Un percorso fatto di scalette ripide e di viuzze strette, con all’improvviso viste mozzafiato sul fiume, sul monte Terminillo, sulla facciata di un edificio patrizio o sulle mura medievali della città.

Un percorso che ha unito felicemente la parte naturalistica – con il lungo tratto di passeggiata lungo gli argini del fiume Velino che attraversa la città – alla parte culturale, con la visita, sia pur “rapidissima”, ad alcuni edifici storici e ad alcuni monumenti; ma anche un percorso nel tempo, tra le casette della città vecchia ove, con l’atmosfera di quiete, abbiamo respirato anche il profumo di qualche piatto tipico cucinato per la cena.

Dal ponte romano semisommerso ci siamo addentrati in via del Porto, siamo passati sotto l’arco di Santa Lucia, risalente al XIII secolo e ci siamo avviati verso via San Pietro Martire, via Sanizi e la chiesa di San Domenico fermandoci per una breve visita.
Abbiamo proseguito traversando via Cintia per arrivare in via Terenzio Varrone, ove abbiamo avuto l’opportunità di visitare l’interno della chiesa sconsacrata di Santa Scolastica, risalente al XVII secolo – ora auditorium Varrone.

Abbiamo quindi continuato ad addentrarci nel cuore della città, verso la piazza principale Vittorio Emanuele, con la bella Fontana dei Delfini, il Palazzo Comunale che accoglie il Museo Civico, la Torre del Bazzani, il Palazzo Papale ed inoltre, Palazzo Vincentini, oggi sede della Prefettura, con la Loggia detta “del Vignola” e di lato, il giardino pensile all’italiana, dal belvedere del quale ci si affaccia su una parte della città vecchia.

Ci siamo diretti quindi a piazza San Rufo “il centro d’Italia” dove la fontana, soprannominata dai reatini “la Caciotta” fa bella mostra di sé e dove un generoso ristoratore locale ha pensato bene di accoglierci con qualche prodotto tipico e bevande, per rifocillarci e consentirci di proseguire il cammino verso via del Vignola, via San Leopardo, via dei Pozzi, via delle Stelle ed infine lungo gli argini del fiume Velino, fino a tornare di nuovo nei pressi del ponte romano.

L’avventura vissuta insieme ha creato un’atmosfera amichevole e festosa, è stato veramente un bel modo di trascorrere lo scorso sabato di primavera!

 
© Riproduzione Riservata
 

Commenti (2)


  1. grazie del complimento, molto gradito!

Lascia un Commento