Dopo una bella passeggiata, senza fretta perché siamo dormiglioni, siamo arrivati alla cittadina di San Salvatore Telesino.

L’orario non era favorevole per una visita, infatti era già ora di pranzo e il caso ha voluto che in piazza, dov’era allestito il punto di incontro del FAI, ci fosse ancora il gentile Professore Leucio, che si è premurato di darci le prime indicazioni necessarie alla nostra sopravvivenza fisica… e poi a quella culturale, che avremmo fatto con lui nel pomeriggio tra Telesia Antica e il Palazzo Pacelli.

Quindi ci siamo recati al Ristorante l’Abbazia, proprio alle spalle della splendida struttura benedettina, l’Abbazia di Sant’Erasmo. Il locale è accogliente, ben tenuto e cosa importante abbiamo mangiato bene con un costo contenuto.

Abbiamo incontrato la Sign.ina Rita, guida e organizzatrice locale del FAI, che ci ha intrattenuto piacevolmente, il tempo necessario ad anticiparci quello che sarebbe stata la visita, non mancando di raccontarci qualche aneddoto locale e, quanto, con la sua cultura e passione, stava facendo in quei giorni, con altri amici giovani e non, per organizzare al meglio l’evento FAI che coinvolgeva San Salvatore Telesino, cittadinanza e Amministrazione comunale, per la prima volta.

Anche se nel pomeriggio inoltrato il tempo inclemente non ci ha permesso di partecipare alla visita al Castello, perché abbiamo preferito rientrare a casa, possiamo ben dire che abbiamo trascorso una meravigliosa giornata visitando un luogo che, a noi sconosciuto, grazie al FAI, ha soddisfatto la nostra visita.

L’Abbazia benedettina del Santo Salvatore, edificata intorno agli anni tra il 774 e il 782, è uno dei monumenti meglio conservati e più suggestivi della valle Telesina. Dell’edificio rimangono l’interno a tre navate terminanti con tre absidi, all’interno delle quali si conservano affreschi datati tra il XII e il XIII secolo; dalla navata laterale sinistra si accede agli ambienti sotterranei, che costituiscono la Cripta.

Faceva piuttosto freddo nella Cripta e, quando siamo scesi al secondo livello, la temperatura è calata ancora di più. Le aperture dei pozzi soprastanti segnavano il percorso della grotta. L’ultimo in fondo è quello più interessante per il taglio realizzato su tutta la verticale e l’effetto delle luci sulle sue pareti metteva in risalto i colori giallo-rossici della pietra.

Molto belle e interessanti le esposizioni negli ambienti dell’Abbazia di reperti archeologici di età sannita e romana riportati alla luce durante gli scavi nell’area dell’antica Telesia, che ci hanno permesso di capire, con il valido ausilio della guida FAI, la vita sociale e politica delle popolazioni locali dell’epoca.

 
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Commenti (4)


  1. Ciao Ugo, complimenti per questo meraviglioso servizio, splendide foto!!! :-)


  2. Grazie Ugo,

    per il tuo commento lasciato sul mio Réportage (FAI Lonato del Garda).

    Complimenti a te. Gran bel servizio con altrettanto bella descrizione.

    Un saluto

    Maurizio


  3. Ciao Agnese, e’ un piacere quando si scrive…ma e’ ancora piu’ soddisfacente quando riesci a coinvolgere chi legge…Grazie ancora per il tuo commento.


  4. Grazie Maurizio…mi fa piacere che ti sia stato gradito. Alla prossima.

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