Il 1° maggio si celebra a Forlì San Pellegino, co-patrono della città (la Patrona è la Madonna del Fuoco che si celebra il 4 febbraio). San Pellegrino è il patrono dei malati di cancro e di AIDS, e durante la giornata si vendono i cedri (si narra che li utilizzasse il Santo per curare malattie gravi).

La salma mummificata viene conservata nella chiesa di Santa Maria dei Servi. Pellegrino era nato ghibellino, ma poi si convertì. Quando fu colpito da cancrena e il medico stava per amputargli la gamba, la cancrena guarì miracolosamente durante la notte. Nel 1609 fu beatificato e si costruì una cappella. Il quadro della guarigione miracolosa è di Simone Cantarini. Le sculture di Ottavio e Nicola Toselli. Gli affreschi di Antonio e Felice Bondi. La cappella di Giuseppe Merenda, architetto di Forlì.

Durante i sette giorni precedenti, la salma viene spostata dall’altare dove riposa e viene posta all’ingresso della cappella per dare possibilità ai fedeli di poterla toccare.

foto 1) manifesto delle celebrazioni
foto 2) la navata di destra, al centro la bara di vetro con il corpo del Santo
foto 3) la cappella vista dalla navata di sinistra
foto 4) il quadro di S. Cantarini della guarigione miracolosa
foto 5) altare con urna dove di solito riposa il Santo, in fondo alla cappella
foto 6) La navata centrale durante la funzione
foto 7 e 8 ) bancarelle di cedri davanti alla chiesa.

 
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