A Pietraperzia, in provincia di Enna, venerdì 18 aprile 2025, si è svolta la suggestiva processione di ”Lu Signuri di li fasci”.
È un antico rito, tramandato da secoli, organizzato dalla Confraternita Maria SS. Del Soccorso e dagli agonizzanti di Pietraperzia. Il fercolo di “lu Signuri di li fasci” apre la processione formata da 500 portatori e possessori di fasce. Tra le autorità c’era il sindaco Salvuccio Messina.

Nelle strade del centro storico non solo sfilano le scene relative alla Passione di Cristo, ma anche un’altissima ”trava” di legno di cipresso alta 8.51 metri posta su una “vara” di 1.5 metri costruita da un artigiano locale, Vincenzo Marrocco, nel 1905. In alto una croce e un cerchio di ferro sotto un globo policromo di legno e vetri colorati illuminato internamente (“lu munnu”), dove sono legate centinaia di fasce di lino bianco appartenenti ai devoti. A comando e a turnazione i fedeli pietrini si muovevano in girotondo, allargando e alzando e attorcigliando le fasce per poi dipanarle, assumendo la forma di una montagna. Al termine l’anello di ferro dove erano legate le larghe fasce di lino bianco è stato aperto liberandole.

Le Consorelle della Confraternita dell’Addolorata hanno portato il fercolo dell’Addolorata che poi si è accodata al fercolo di ”Lu Signuri di li fasci” e all’urna con Cristo Morto al loro arrivo sul sagrato della Chiesa del Carmine, eretta prima dell’anno 1584, sede della Confraternita Maria SS. Del Soccorso. Lì si è svolta l’ultima girandola dei “fedeli Pietrini”.

Ogni anno, da secoli, la processione, che dura cinque ore e termina dopo mezzanotte, niente affatto comune e fortemente suggestiva, impressiona gli astanti e in particolar modo quelli che vi si recano per assistere a questo spettacolo.

 
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