Unico nel suo genere, il 18 e 19 febbraio 2023, si è festeggiato a Satriano di Lucania il caratteristico e storico carnevale che ha radici secolari. Da undici anni il carnevale di Satriano di Lucania è organizzato dall’associazione Al Parco.

Sabato 18 febbraio 2023, dopo il raduno delle 11.00 al municipio, è partito il corteo, seguito alle 12.00 dalla messa in scena della ”Zita” ed il suo matrimonio sulle scale della chiesa vecchia. Al matrimonio gli uomini si sono vestiti da donne e le donne da uomini. A seguire il pranzo della “Zita” in piazza Umberto I dove erano allestiti stand gastronomici con prodotti locali e tanta musica. Alle 15.00 dal municipio si è avviata la sfilata con le maschere tipiche del carnevale di Satriano di Lucania: il pastore Capo Orso, gli Orsi, le Quaresime, A Zita, i carri allegorici ed ecologici e i Rumita.

Appassionante il Teatro di strada Lucusescenza” a cura di Emar Orante, Francesca Puk Portone e Sergio Santalucia che hanno coinvolto i presenti con musica, frasi e pensieri molto significativi. Tornati in piazza Umberto I i balli e i canti per i festeggiamenti della Zita sono continuati. Per terminare l’allegra giornata c’è stato il concerto di musica folk con ”I contrappunto”Fabrizio De Vita e Vitina Coviello.

Domenica 19 febbraio 2023 in piazza Umberto I si è svolta la premiazione dei Rumita spontanei. Si sono riaperti gli stand gastronomici mentre Antonio Roma suonava. Alle 14.00 nel vicino Bosco Spera è cominciata la vestizione dei 131 Rumita che alle 15.30 si sono mossi per dirigersi nelle strade di Satriano di Lucania, appunto, la Foresta che cammina. Punto d’arrivo era piazza Garibaldi dove i musicisti con zampogne, tamburelli, chitarre, organetti, fisarmoniche, corni, ciaramelle hanno allietato la serata. In piazza Umberto I si è esibito il gruppo musicale Rocco Errichetti; in piazza Abbamonte ”Ragnatela folk bad 4et”; a seguire i musici di Terranova di Pollino, San Severino Lucano, Matera, Tricarico, Montesano sulla Marcellana, Montemurro, Salerno, Caserta.

Dal 2014, a Satriano di Lucania, si festeggia il carnevale con ”La Foresta che cammina: dove gli alberi diventano uomini e gli uomini diventano alberi”. 131 RUMITA (simbolicamente uno per ogni paese della Basilicata ) partono dalla foresta – Parco Spera – e sfilano nelle strade di Satriano di Lucania. Sfilano, insieme ai Rumita, uomini e donne vestiti da Quaresima, di nero con una smorfia rossa disegnata dalla bocca alle guance ed in testa un “tavuto” (bara) con dentro il carnevale morto del martedì grasso; cavalli; i carri della Compagnia della Varroccia di Pignola che trasportano il vino; i folletti e le follette; lupi e tanti artisti spontanei che accompagnano le maschere nelle sfilate con la loro musica tradizionale.

Il Rumita è un uomo vegetale coperto dalle foglie dell’edera. L’ultima domenica prima del martedì grasso, il Rumita cammina per le strade strusciando sulle porte delle case un bastone con all’apice un ramo di pungitopo (il fruscio). Prima della seconda guerra mondiale, per i paesani, ”u rumita” (l’eremita) era uno spirito francescano che viveva nei boschi per uscirne a fine inverno in cerca di carità. Oggigiorno, i giovani satrianesi vogliono, attraverso il Rumita, lanciare un messaggio ecologista universale: ”ristabilire un rapporto antico con la Terra per rispettare gli uomini e le donne che la abiteranno in futuro” (carnevaledisatraino.it).

In contrapposizione al Rumita, che si veste di sole foglie, c’è l’”Urs” (l’orso) elegante e coperto di pelli di pecora o capra. Rappresenta l’emigrante satrianese tornato in paese ricco e padrone delle cose altrui. In questi ultimi anni fa parte del carnevale il pastore Capo Orso che con le redini conduce tutti gli orsi nelle strade di Satriano di Lucania.

Rocco Perrone, assessore del Comune di Satriano di Lucania con delega alla Sostenibilità Ambientale, Senso di Comunità e Tradizioni, Comunicazione, Progettazione Europea e Innovazione, afferma che ”quest’edizione ha avuto la maggiore affluenza, a memoria storica. E’ un evento che si fa grazie a tutta la comunità; ognuno mette il suo piccolo contributo; posa un piccolo mattoncino e tutti insieme riusciamo a creare quello che abbiamo fatto in questi due giorni dove c’è una comunità provvisoria composta da tutti i partecipanti, perché invitiamo le persone a non essere solo spettatori ma anche partecipanti per mischiarsi nella “Foresta che cammina”, così come è stato in questi due giorni. Un applauso va ai ragazzi dei forum giovanili, alle nuove generazioni che ci stanno aiutando a costruire la “Foresta che cammina”. E’ un impegno collettivo che va avanti dai primi di gennaio ai giorni della festa, perché per costruire tutti i Rumita ci vogliono due mesi di lavoro quotidiano e da quando è stata introdotta la “Foresta che cammina “ nel 2014 il rito si è trasformato da un rito individuale a collettivo. Il messaggio del Rumita è la volontà di ristabilire un rapporto antico con la Terra, quindi, chiunque viene a indossare la nostra maschera si fa portavoce di questo messaggio. Come comunità diamo la possibilità anche ai nostri satrianesi di indossare la maschera; di solito questi riti sono molto identitari, un confine tra la persona locale ed il turista che viene a vedere l’evento. Noi cerchiamo di abbattere questo confine, quindi, anche i non satrianesi possono indossare la maschera. Sono arrivati da tutta l’Italia ma anche dalla Francia, un lungo viaggio solo per indossare la maschera ed entrare nella “Foresta che cammina”.”

INFO sul Carnevale: www.carnevaledisatriano.it – carnevaledisatriano@gmail.com

 
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