Si terrà sabato 5 febbraio, a partire dalle 16.30, la “Marcia della pace: la pace ha tutti i numeri!” organizzata dall’Azione Cattolica della chiesa di San Michele Arcangelo del quartiere Rovigliano.

L’iniziativa, che coinvolge le chiese di tutto il territorio nazionale, è nata su invito di Papa Benedetto XVI che ha esortato la comunità cristiana a pregare affinché regni la pace in Medio Oriente e in tutti i territori devastati dalla guerra.

Nata lo scorso dicembre, l’Azione Cattolica nel quartiere Rovigliano è considerata soprattutto un centro di aggregazione per i ragazzi e adulti della periferia torrese, dove avvicinarsi non solo ai principi della fede, ma anche a quelli della fratellanza e della solidarietà.

“A dicembre abbiamo dato inizio in maniera ufficiale a questo nuovo itinerario spirituale, anche per mandato del vescovo di Nola, monsignor Beniamino Depalma – spiega il sacerdote della chiesa di San Michele, padre Domenico La Manna – Hanno aderito già una cinquantina tra ragazzi e adulti che, al momento, stanno tenendo incontri formativi con i responsabili dell’Azione Cattolica di Scafati. La marcia è la prima iniziativa del 2011 che ha soprattutto lo scopo di educare i giovani alla fede e alla pace sociale”.

Il corteo sarà aperto da una grande croce accompagnata da candele e si snoderà per le strade del quartiere tra canti e preghiere. L’invito alla partecipazione è stato esteso a tutti gli abitanti e alle associazioni sportive che operano sul territorio di Rovigliano.

“Non importa in quanti parteciperanno, l’importante è che nel cuore dei ragazzi resti qualcosa, che giunga il messaggio che chiunque è costruttore di pace, a partire dalle piccole cose quotidiane della vita. – continua il sacerdote – Lo slogan scelto per il corteo, infatti, esprime essenzialmente due idee: da un lato la consapevolezza di ciascuno ad accogliere la pace come un dono grande che Dio Padre fa all’umanità; dall’altro esprime il desiderio di ognuno di sperimentare che è possibile vivere in un mondo dove regni la pace e la libertà. La pace ha tutti i numeri, cioè va costruita mettendosi in gioco nella vita quotidiana”.

 
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