domus della Fontana piccola

Il degrado del sito archeologico di Pompei si completa di un nuovo capitolo. E’ di venerdì la denuncia della Cisl in merito alla chiusura, per motivi precauzionali, delle domus di Pansa e Fontana Piccola decisa dalla Soprintendente Teresa Elena Cinquantaquattro.

Un provvedimento adottato con la massima urgenza, come denuncia il sindacato, per via della presenza di fenomeni lesionativi nelle strutture delle due domus. In precedenza c’era stato un ordine di servizio con il quale si dispone che in caso di nubifragio, forti venti o piogge persistenti, a titolo precauzionale volto a garantire la pubblica incolumità, dovranno essere tenute interdette all’accesso al pubblico case ed aree dove sono stati individuati elementi di pericolo.

Una procedura singolare, secondo la Cisl, quella di attribuire al servizio di custodia la facoltà di chiudere le domus, in attesa che l’ufficio tecnico provveda a stilare un piano di interdizione di aree da chiudere in caso di condizioni meteorologiche avverse.

“Una volta – attacca Antonio Pepe, Segretario della CISL/bac Pompei – quando si riscontravano delle situazioni di pericolo si interveniva immediatamente per rendere agibili luoghi, Domus, murature o edifici, adesso si declinano le responsabilità chiudendo le Domus “nelle more” della messa in sicurezza. A noi “nelle more” sta tanto per mai, sperando di sbagliarci, ma siamo della convinzione che quando si riscontra uno stato di pericolo bisogna intervenire, perché al dì là del pericolo per l’incolumità del turista o del personale è necessario evitare che avvengano altri crolli e si perdano dei beni inestimabili”.

Necessario per Pepe incaricare squadre di operai per la manutenzione ordinaria e per il consolidamento di murature, reclutandoli tra quelli dell’ex Soprintendenza di Napoli e dell’ex Soprintendenza di Pompei e limitando così le spese legate agli interventi straordinari..

“Mentre rimaniamo in attesa – conclude il sindacalista – che la Soprintendente, la dr.ssa Teresa Cinquantaquattro, si decida a convocare le Organizzazioni Sindacali per poter definire l’organizzazione del lavoro e un nuovo programma di tutela delle aree archeologiche, a Pompei continua la svalorizzazione del sito archeologico, peraltro già iniziata dal 1° gennaio 2011 con la decisione unilaterale dell’Amministrazione di chiudere alternativamente 13 Domus.

(Foto di Rufus)

 
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