Vincenzo Sica, amministratore delegato della Oplonti Multiservizi SpA, nonchè presidente dell’associazione politico culturale “Centro Comune”, alla luce degli ultimi dati diffusi sulla percentuale di raccolta differenziata a Torre Annunziata fa una analisi della situazione oplontina, per far luce sui motivi che impediscono agli amministratori, all’azienda e ai cittadini di raggiungere gli obiettivi minimi di differenziata imposti dalla legge.

Perché ancora oggi la raccolta porta porta non è estesa all’intera città di Torre Annunziata?
“Perché è mancata una diligente attività di programmazione per prevedere, già in sede di assestamento di bilancio 2010, ma chiaramente anche nei bilanci previsionali relativi agli anni precedenti, le risorse finanziarie necessarie per l’acquisto dei contenitori, sufficienti per coprire l’intero territorio comunale, così come indicato dalla società.  Tali risorse sono state previste successivamente e solo agli inizi dell’anno in corso, con l’arrivo di un’ulteriore fornitura, si è potuto coprire un’altra parte del territorio. Del resto, solo la indubbia spinta propulsiva della società nei confronti dell’Amministrazione Comunale ha consentito, nel mese di ottobre del 2010, di far decollare sul nostro territorio la porta a porta”.

La copertura parziale del territorio ha creato alla società problemi organizzativi?
“Solo l’impegno degli amministratori della Multiservizi e dei dipendenti tutti ha prodotto, in tempi rapidi, una riorganizzazione del servizio, in ragione dell’introduzione dei nuovi sistemi di raccolta, con le immaginabili criticità dovute alla copertura parziale. Quest’ultima è stata una scellerata scelta dell’Amministrazione Comunale, non condivisa dalla società, che non ha consentito la naturale prosecuzione territoriale, fermatasi sull’asse Via Vittorio Veneto – Piazza Ernesto Cesaro. Difatti i nostri Amministratori hanno deciso, immotivatamente, di saltare la zona sud, introducendo il sistema di raccolta differenziata nella zona di Rovigliano”.

Secondo lei qual è il motivo?
“Mi affido all’intelligenza dei concittadini di Rovigliano affinché comprendano che sarebbe stato naturale proseguire sull’asse Via Vittorio Veneto – Corso Vittorio Emanuele, anche per rendere più omogeneo ed efficace il servizio di raccolta da parte degli operatori.  Ma ciò non è accaduto! Il motivo? Ottenuto per negligenza un risultato parziale per l’acquisto dei contenitori, si è deciso di coprire una zona più piccola”.

Come è evoluta negli ultimi mesi la situazione?
“Nel giugno del 2011, racimolate ulteriori risorse e dopo le procedure di gara, il Comune ha ottenuto la fornitura di altri 550 contenitori, con i quali potremmo coprire 1200 nuclei familiari. Tuttavia ci consentiamo il “lusso” di tenerli depositati, ancora oggi, nel piazzale di Via Terragneta”.

Motivo?
“Vi è stata una condivisibile protesta dei cittadini della zona sud, i quali hanno chiesto di conoscere le vere motivazioni per le quali l’Amministrazione Comunale avesse scelto di ricominciare la raccolta differenziata da Rovigliano, interrompendo la naturale prosecuzione territoriale. Hanno ottenuto risposte evasive, e in alcuni casi mistificatorie, alle quali oramai siamo abituati. Il risultato è che i contenitori giacciono incustoditi in Via Terragneta!”

Quali sono i tempi di copertura totale del territorio oplontino col servizio di porta a porta spinto?
“La raccolta differenziata, come estensione territoriale, è assolutamente ferma. La Multiservizi è stata costretta ad eliminare in alcune zone, i contenitori stradali per la differenziata, perché venivano usati dai cittadini  per lo sversamento dei rifiuti indifferenziati. Non siamo riusciti ancora a coprire zone a rischio “micro discariche”, come per esempio quelle di piazza Matteotti e zona porto. Si attende ora un’ulteriore fornitura di contenitori, per sperare di coprire l’intero territorio e, ove mai si raggiungesse un accordo per la consegna  degli stessi, forse per gli inizi dell’anno prossimo potremo garantire una copertura totale del territorio cittadino”.

Quali sono i dati attuali del servizio?
“Al 30 settembre, la percentuale di raccolta differenziata è pari al 35,40%, con un andamento annuale pari a 36% e con un trend tendenzialmente negativo. Intanto entro la fine del 2011 dovremmo raggiungere la percentuale media annuale pari al 50% di raccolta differenziata, al fine di evitare gli aumenti previsti dalla legge sul costo dello smaltimento dei rifiuti indifferenziati, che si ripercuoteranno sulla determinazione della TARSU. Si dovranno quindi ipotizzare, purtroppo, ulteriori aumenti della TARSU per gli anni di competenza 2011 e 2012″.

 
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