A meno di un anno dalle elezioni amministrative risulta con tutta evidenza che il ciclo politico di questa consiliatura e di questa maggioranza si avvia alla conclusione nel peggiore dei modi.

Torre Annunziata ha bisogno di un rinnovamento politico profondo, di una classe dirigente credibile e coerente, di un programma politico chiaro e concreto che finalmente la porti fuori dalle secche di questi ultimi sette anni, di partiti che sappiano indirizzare ed interpretare quel vento di cambiamento che da Milano a Napoli ha stravolto gli asfittici equilibri di un governo nazionale ormai in declino e, con i referendum, ha confermato che gli italiani sono stanchi di accettare passivamente la svendita dei propri diritti.

Noi crediamo che Torre Annunziata abbia bisogno di una sinistra che interpreti e si faccia promotrice davvero della voglia di cambiamento, che innovi le modalità del proprio agire democratico, aggregando fuori dal ceto politico, tra la nostra gente, nei movimenti che si battono per i beni comuni, tra i lavoratori che lottano per difendere la propria dignità, nei giovani che vogliono una città accogliente, inclusiva e sicura che non li spinga ad andare via.

In poche parole la nostra città ha bisogno di un partito come Sinistra Ecologia e Libertà!

Di un partito unito, che si apra all’esterno, non si perda nei personalismi, ma coinvolga le donne e gli uomini di questa città che guardano con speranza e fiducia a Nichi Vendola e al nostro movimento.

Dopo un lungo periodo di incomprensioni, finalmente a Torre Annunziata SEL parla con un’unica lingua, esprime un’unica linea politica.

Il nostro obiettivo è quello di ricostruire la sinistra all’interno del centrosinistra a Torre Annunziata, di contribuire a creare una coalizione che non sia il solito prodotto di manovre di palazzo o degli accordi fatti sottobanco nei crocicchi delle strade cittadine. Una coalizione che sia funzionale a rispondere alle istanze di crescita e di rinnovamento politico e culturale che da tempo la nostra città richiede.

SEL, da Milano a Cagliari, è stata protagonista di una straordinaria esperienza di partecipazione attraverso le primarie. Il contesto politico torrese, però, è profondamente diverso, impone un’attenzione particolare, delle regole chiare, per cui vediamo questo strumento come una grande opportunità di innovazione nella scelta del candidato sindaco, ma non come un dogma.

Non pensiamo certo di essere autosufficienti. Vogliamo l’unità, ma nella discontinuità col recente passato.

Per fare questo non lesineremo alcuno sforzo, nelle riunioni politiche ufficiali, ma soprattutto tra la gente, portando le istanze della città all’interno del confronto tra i partiti.

 
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