Starita: “Torre ha bisogno di recuperare la vivibilità!”
A circa un anno dalla fine della sua consiliatura, il primo cittadino Giosuè Starita traccia un breve bilancio della sua attività amministrativa e pone l’accento sui risultati raggiunti in termini di vivibilità del territorio.
Qual è stato l’obiettivo più importante che ha raggiunto e per il quale ha lavorato fin dal suo insediamento?
“L’obiettivo è stato soprattutto quello di razionalizzare le spese e di riorganizzare i servizi. Siamo arrivati ad una fase molto avanzata che ha visto l’eliminazione dei fitti passivi, l’accorpamento degli uffici amministrativi e il completamento dei lavori a palazzo Criscuolo, ormai quasi pronto per ospitare altri uffici. Fondamentalmente si è fatto un buon lavoro con una ricaduta molto positiva sul bilancio dell’Ente”.
Riguardo invece ai grandi progetti eternamente irrealizzati sul territorio?
“Abbiamo sbloccato una serie di lavori dei quali si parlava da anni, vedi la bretella di via Terragneta per il collegamento tra l’autostrada e il porto, i lavori per le torri del tribunale, l’ammodernamento del sistema di pubblica illuminazione di interi quartieri e attivato una serie di lavori fondamentali per il nostro territorio, come la riqualificazione di corso Vittorio Emanuele, piazza De Nicola, la Villa Comunale, la Rampa Nunziante, la risistemazione delle strade e delle piazze cittadine, dando così la percezione degli interventi di riqualificazione del territorio”.
Interventi a lungo termine, invece?
“Contemporaneamente abbiamo avviato la riorganizzazione e la pianificazione urbana, attivando una conferenza di servizi presso l’ASI che comprende Torre Annunziata e Castellammare di Stabia per la riperimentazione dell’area, così da avere piani particolareggiati per il recupero urbano e ci siamo convenzionati con la Sovrintendenza per tutta una serie di attività di compatibilità ambientale. Attività che, in prospettiva, sono molto importanti per il nostro paese”.
Opere pubbliche in cantiere?
“Stiamo portando avanti il progetto “Contratto di quartiere II” prevedendo in bilancio circa 2 milioni di finanziamenti comunali che si affiancheranno ai 10 già previsti sovracomunali per la riqualificazione del Parco Penniniello. Abbiamo in approvazione per il prolungamento di via dei Mille un importante progetto, concertato con la Sovrintendenza e a scarso impatto ambientale. Su questo argomento si sono fatte troppe chiacchiere a vuoto, come del resto sul lido “Santa Lucia”. Lì non si poteva realizzare l’intervento previsto di project financing perché era in violazione del PTT e sfido chiunque a dimostrare il contrario. Lo abbiamo affidato ad una associazione che contrasta la camorra e lotta per la legalità, “dalla camorra all’anticamorra” oserei dire”.
Cosa è stato fatto per i giovani del territorio in questi anni?
“Lo sport finalmente è ritornato a Torre: la città in cui tutti dicono che non si muove nulla e altrettanto non si fa per i ragazzi. Le attività di basket, che mai si erano giocate qui, si svolgono in palestre regolamentari; qui si gioca la serie B nazionale di pallavolo grazie all’Oplonti Volley e all’utilizzo del Palaoplonti. Con pochi soldi abbiamo trasformato tutto e offerto alle società sportive strutture valide dove potersi allenare e portare avanti le loro attività. Per non parlare del Giraud che è diventato riferimento del calcio dilettantistico nazionale, vantando un manto sintetico di ultima generazione, la copertura wi-fi dell’intera struttura e un sistema di videosorveglianza. Mille ragazzi ogni settimana giocano allo stadio comunale, membri di associazioni sportive, club, oratori. Abbiamo in approvazione una delibera per la trasformazione dell’aula magna della struttura di via Schito in teatro stabile comunale, pubblico, autogestito dal comune per rispondere alle esigenze di chi opera in questo campo. Poche spese e risposte concrete!”
Lei ribadisce sempre i costi non elevati di tutte le iniziative che si intraprendono sul territorio. Perché?
“Torre Annunziata, che notoriamente ha molti dipendenti e pochi abitanti, è tra le prime città penalizzate dal taglio dei fondi previsti dal federalismo fiscale. Nonostante questo, siamo uno dei pochissimi comuni che ha bandito un concorso per assumere personale di polizia municipale. Il motivo? Perché siamo stati virtuosi risparmiando in taluni contesti e investendo in altri. Allora avviamo un confronto, con carte alla mano, con chi ha governato e aveva responsabilità amministrative negli anni precedenti e che ora parla di cattiva gestione dell’Ente. Perché non venivano rispettati i parametri? Perché c’erano spese non adeguate ad una città povera come Torre, sotto tutti i punti di vista? Questa è una città che ha bisogno, prima di tutto, di recuperare vivibilità. Quotidianità, progettualità e pianificazione devono andare nella stessa direzione; sono indispensabili progetti a breve, medio e lungo termine”.
Quali sono quelli a breve termine?
“L’ultimazione dei lavori in villa comunale previsti per la fine di giugno: siamo riusciti a ottenere l’utilizzo del triplo della manodopera per portare a compimento il tutto entro i termini stabiliti. La sistemazione della Rampa Nunziante è in dirittura d’arrivo ed è in corso la procedura di assegnazione dei box commerciali adiacenti allo stadio da parte dell’ACP. Due bandi sono stati deserti per la crisi forte che ha investito un po’ tutti i settori”.
(Foto di Paolo Borrelli)
Categorie: In Evidenza, Politica e Territorio.
Tag: amministrazione, gestione cosa pubblica, lavori pubblici, primo cittadino, sindaco
Persone: Giosuè Starita
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