Consiglio in diretta, Monaco: “Permane l’atteggiamento ostruzionista di Langella”

La Commissione Affari Istituzionali, riunitasi ieri dopo due sedute rinviate per mancanza del numero legale, ha dato parere favorevole affinché già dal prossimo consiglio comunale sia data la possibilità a quanti ne faranno richiesta di trasmettere in diretta le riprese della seduta.

La decisione dopo l’increscioso episodio, nello scorso consiglio comunale, che ha visto protagonisti i ragazzi della troupe di Radio Nuovevoci invitati, con modi non proprio gentili, a riporre le loro attrezzature audiovisive e a prendere posto tra il pubblico senza poter trasmettere in diretta le riprese della seduta.

“Abbiamo dato parere favorevole alla ripresa audiovisiva del consiglio già dalla prossima seduta – afferma il consigliere membro della commissione, Luigi Monaco del circolo SEL “Eleonora Pimentel Fonseca”– La decisione di riprendere o meno l’assise pubblica non rientra tra i poteri discrezionali del presidente del consiglio comunale Gioacchino Langella e permane, ad oggi, un atteggiamento ostruzionista e una riluttanza inspiegabile”.

E sulla scelta presa da Langella di vietare le riprese per ‘tutelare la privacy dei consiglieri non avvertiti in tempo della presenza delle telecamere’ replica: “Il presidente parli per sé: né io né i miei colleghi abbiamo bisogno di un avvocato difensore. Ci sappiamo tutelare benissimo da soli!” zione immediata del regolamento del consiglio comunale proprio nella prossima seduta, che preveda la possibilità di ripresa per gli organi di informazione.

“Per velocizzare la variazione del regolamento, conoscendo i tempi lunghi dell’ente, presenteremo noi stessi una proposta tenendo conto delle normative vigenti che, nonostante ci siano alcune divergenze tra sentenze, vietano le riprese sono in casi in cui siano discussi in consiglio fatti personali relativi a consiglieri, come ad esempio proposte di espulsione e perciò riservati, o per tutelare dati sensibili- conclude Monaco – La legge, tuttavia, è molto chiara: se sussistono questi casi non solo sono vietate le riprese, ma anche non è consentita la presenza dei cittadini”.

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