Ieri, presso la sede del Municipio a Rovigliano, si è svolto il Consiglio Comunale, la prima seduta convocata dopo il flop della penultima, nella quale, già la maggioranza di centro-destra aveva disertato i lavori.
Nonostante l’arrampicarsi sugli specchi dei capigruppo dei partiti che in consiglio comunale sostengono il sindaco Starita sulle motivazioni, a loro dire, non politiche che avevano determinato l’assenza in massa, ieri sera si stava rischiando il bis.

Alla prima chiamata del numero legale, infatti, risultavano presenti 22 consiglieri comunali di cui ben 7 di opposizione. A quel punto, a nome dei partiti di centro-sinistra (Pd, SeL, IDV) il consigliere Telese prendeva la parola e, sottolineando l’avvenuto, dichiarava che data l’importanza dell’OdG – tra gli altri punti, l’approvazione dello schema di convenzione per la determinazione del diritto di superficie a favore delle cooperative delle ccdd. aree “167 Prota-Gambardella e Carminiello”, l’adesione al patto dei sindaci in tema di politiche energetiche e l’approvazione del regolamento per la gestione dell’istituenda isola ecologica di via Roma – la minoranza avrebbe consentito responsabilmente lo svolgersi dei lavori.

Ma i colpi di scena non finivano qui. Durante tutta la seduta e su ogni punto all’OdG, la maggioranza sistematicamente si divideva (con Noi Sud che si asteneva e Udc, Api, Fli ed Orgoglio e dignità ad arrancare).

I tre atti ricordati venivano approvati con il contributo determinante di Pd, SeL ed Idv. Infatti, con altrettanti emendamenti proposti dai consiglieri Monaco e Telese, venivano inseriti nel corpo del dispositivo di deliberazione impegni per l’A.C. al fine di contenere al valore economico più basso previsto dalla legge l’individuazione della tariffa di diritto di superficie per le aree 167, di sostenere quale comune capofila progettazioni comprensoriali per l’accesso ai finanziamenti europei previsti dal piano Paese e l’introduzione di incentivazioni economiche con sconti sulla tassa e/o sulla tariffa per i cittadini virtuosi in tema di raccolta differenziata, pena il fallimento dell’isola ecologica di via Roma.

Al termine di questa prima parte del C.C., il consigliere Telese prendeva la parola e dichiarava terminata la fase dei punti all’OdG. ”condivisi” della opposizione in quanto i punti successivi (debiti fuori bilancio) non avrebbero visto il voto favorevole dei consiglieri di minoranza presenti e rivolgeva un appello, data comunque la delicatezza dei temi da trattare, alla maggioranza per sospendere i lavori e trovare al suo interno una quadra.
L’appello cadeva nel vuoto e a quel punto il colpo di scena!

Sul primo debito di bilancio, 16 i presenti, l‘atto non veniva approvato (7 i favorevoli, il sindaco 2 UDC e 4 API, 9 astenuti, 5 Noi SUD 1 Pd 2 SeL 1 IDV). Verificata la irresponsabilità della maggioranza, quindi, la opposizione decideva di far venire meno il numero legale, tra le accuse reciproche nei banchi di maggioranza di slealtà.

Il C.C. di ieri sera certifica che la maggioranza di Starita non c’è più…si è sciolta come neve al sole ai primi caldi.

Le poltrone da dividersi sono esaurite e con esse il patto di potere di una maggioranza trasformista che ha tradito il voto popolare. Se ha ancora un briciolo di dignità politica, Starita si dimetta e si ridia voce agli elettori.

Torre Annunziata ha bisogno di un governo autorevole, serio e competente.

Il Pd è pronto a raccogliere questa sfida per ristabilire le regole democratiche e ridare vivibilità alla Città.

 
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