Nucleo operativo della Protezione Civile di Pompei

Primi episodi a Pompei di intolleranza all’emergenza rifiuti. Nella notte i Vigili del fuoco di Castellammare sono dovuti intervenire a via Astolelle per un rogo di rifiuti appiccato dai soliti ignoti. Le fiamme hanno lambito la cabina elettrica sita in prossimità dell’incrocio con viale Mazzini. Una volta domato l’incendio sul posto sono dovuti intervenire i tecnici dell’Enel per accertare che non vi fossero stati danni alla rete elettrica della zona.

Sale, intanto, la tensione per la prevista riapertura, stanotte, di cava Sari, dove aspettano di sversare gli autocompattatori dell’Igiene Urbana – ditta che gestisce il servizio rsu sulle strade mariane – insieme a quelli degli altri 17 comuni della zona rossa. Inamovibili i manifestanti del comitato dei cittadini vesuviani e del gruppo delle mamme vulcaniche che presidiano da circa un mese la rotonda di via Panoramica. La loro posizione è riassunta in quattro punti: 1) chiusura e immediata bonifica di cava Sari; 2) la definitiva cancellazione di cava Vitiello dall’elenco delle discariche di prossima apertura; 3) attivazione del servizio di raccolta differenziata “porta a porta” in tutti i comuni; 4) avvio delle procedure di commissariamento dei comuni inadempienti.

Se la situazione a Terzigno non dovesse sbloccarsi, l’emergenza rifiuti a Pompei raggiungerebbe una soglia preoccupante, sebbene più contenuta rispetto a quella di comuni vicini come Torre Annunziata. Nel frattempo, i cittadini hanno già dato segni di insofferenza alla mancata raccolta dell’immondizia. Centralino impazzito alla sede della Protezione Civile per via delle numerose segnalazioni sull’eccessiva concentrazione di sacchetti davanti alle abitazioni, con forti disagi alla circolazione pedonale oltre che alla salute degli abitanti della zona. Le situazioni più critiche si sono registrate nelle periferie di Mariconda, Messigno e Pontenuovo.

Nel contempo gli utenti mariani hanno chiesto agli uomini coordinati dal comandante Romeo Spera, di essere aggiornati sui tempi di ripristino del servizio di raccolta. A tutti è stato risposto che in attesa dell’entrata in funzione del sito di stoccaggio provvisorio di via Nolana, il servizio di raccolta procederà a singhiozzo e soprattutto nei punti più sensibili, individuati dal piano straordinario messo a punto da Palazzo de Fusco: scuole, uffici pubblici, cimitero e mercato dei fiori.

“Il sacrificio chiesto alla comunità – commenta il comandante Romeo Speraè per pochi giorni ancora, in attesa di ultimare i lavori a via Nolana. Ciò non toglie che in questa emergenza vi sono delle responsabilità forti anche da parte degli stessi cittadini in merito alla raccolta differenziata. Rispetto ad altri comuni del napoletano stiamo meglio (oltre il 40%, ndr), ma è inconcepibile che ci sia ancora qualcuno che mischia la plastica con il secco o peggio ancora con l’umido”.

Lo stesso Spera si sofferma sul ruolo cruciale delle scuole nel diffondere una corretta gestione della raccolta differenziata. “Molto è stato fatto – riprende il responsabile della Protezione Civile mariana – grazie all’impegno delle dirigenti scolastiche, ma serve un ulteriore sforzo perchè i bambini recepiscono questo tipo di messaggi in maniera più efficace rispetto agli adulti. Sul “rischio vesuvio”, ad esempio, molti bambini sono riusciti a tranquillizzare i genitori grazie alle informazioni ricevute durante i corsi tenuti in classe dai nostri responsabili”.

 
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