VBC Mondovì B2 2011-12

Al campionato nazionale 2011-2012 di pallavolo maschile di serie B2, girone A, ha partecipato il VBC Eurorenting Bruno F.lli Mondovì.

Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Brunello Prette, direttore sportivo della società di Mondovì, comune in provincia di Cuneo.

Nell’ultima giornata con la vittoria contro Bresso (fanalino di coda con 12 punti), avete totalizzato 62 punti e conquistato la promozione diretta in B1, superando per una vittoria in più lo Sporting Parella di Torino giunto a pari punti. Un successo che era negli obiettivi di inizio stagione?
L’obbiettivo di inizio stagione, considerato anche il grandissimo equilibrio esistente del nostro girone, era quello di provare a conquistare l’accesso ai play-off promozione, ossia arrivare fra le prime tre. Il risultato ottenuto, ossia la promozione diretta in B1, è stato un risultato che è andato decisamente oltre le nostre più rosee aspettative, anche perché vi erano alcune compagini che sulla carta partivano con i favori del pronostico.

In quale fondamentale eccellete?
Ritengo che non ci sia un fondamentale in cui siamo eccelsi in modo particolare. A mio avviso eravamo molto equilibrati e proprio questo equilibrio si è rivelato essere il nostro punto di forza.

E quello più debole?
Forse possiamo migliorare nella fase del contrattacco perché in questa fase non siamo stati sempre lucidissimi nella gestione del pallone.

Può indicare l’MVP del VBC Mondovì?
Non c’è un giocatore in particolare, ma l’intero gruppo, perché questo è stato un successo di tutto il gruppo nel suo insieme.

I verdetti finali del girone A confermano i suoi pronostici di inizio campionato?
Direi di sì. Forse ci si poteva aspettare qualcosa di più da Milano e da Fossano, anche se bisogna dire che i fossanesi hanno avuto qualche infortunio di troppo soprattutto nel settore dei palleggiatori, cosa che li ha penalizzati non poco. Ma nel complesso i pronostici sono stati abbastanza rispettati.

Esiste un derby particolarmente sentito dalla squadra e dai tifosi?
No, anche perché abbiamo ottimi rapporti con tutte le squadre, comprese quelle della nostra provincia.

Quale partita di questo campionato ricorda maggiormente per emozioni, per il risultato?
Senza dubbio quella dell’ultima giornata di ritorno in casa del Bresso che, al termine di una settimana difficile culminata con il cambio dell’allenatore (il direttore tecnico Mario Sasso al posto di Maurizio Liboà), ha sancito la matematica promozione in B1. Ma costituiscono un bel ricordo anche le due sfide con il Fossano, vinte entrambe 3-1, la vittoriosa trasferta in casa del S. Mauro Torino, vinta per 3-0, e la doppia sfida con il Saronno (3-2 là e 3-0 a Mondovì).

Il campionato nazionale di B2 cosa rappresenta, a suo giudizio, nel sistema pallavolo italiano?
E’ un campionato già di una certa importanza, con squadre agguerrite che giocano una buona pallavolo. Sicuramente un campionato interessante e bello.

E la B1?
La B1 è la terza serie Nazionale ed è una serie estremamente impegnativa e dura. A mio avviso l’attuale B1 equivale, come livello tecnico e costi, alla A2 della prima metà degli anni ottanta, ossia quando il VBC Mondovì, allora sponsorizzato Valeo, partecipava a tale serie.

Con la presenza di canali sportivi gratuiti, grazie alla diffusione del digitale terrestre, la pallavolo ha aumentato la sua visibilità, a vantaggio degli appassionati e… degli sponsor. Ritiene che sia un fatto positivo?
Indubbiamente sì, anche se a mio avviso lo spazio che i media in generale dedicano alla pallavolo anche di serie A1 è decisamente insufficiente.

La scomparsa dai canali “generalisti”, per contro, può essere negativa?
Molto negativa perché sarebbe importante che almeno una partita alla settimana potesse essere trasmessa in chiaro (e, tenendo conto del livello attuale dei programmi delle reti RAI, trasmettere in chiaro almeno una partita di pallavolo alla settimana non sarebbe un decadimento del livello del palinsesto, anzi). Certamente fra l’essere trasmessi dalla RAI sul satellite e SKY ritengo sia molto più proficuo per la pallavolo essere trasmessi su SKY, dove il livello dei commentatori e delle immagini è nettamente superiore.

A suo giudizio qual è lo stato di salute della pallavolo italiana, maschile e femminile, comunque
sempre ai vertici del volley europeo e mondiale?

Sì, anche se forse la Federazione dovrebbe pretendere che si lavori di più e meglio sulla qualità dei settori giovanili.

E in Piemonte?
Il livello della pallavolo piemontese è buono, perché, oltre alla punta di diamante rappresentata dalla BRE Banca Lannutti Cuneo in A1, vi è una serie di club di buon livello tecnico ed organizzativo, che militano in serie B1 e B2.

Manca poco ormai ai Giochi Olimpici di Londra 2012. Cosa prevede per la pallavolo sia in campo maschile che femminile?
Sia i maschi che le donne possono ottenere qualsiasi risultato. L’importante è avere quel pizzico di fortuna che permette di ottenere i grandissimi risultati.

La pallavolo in rosa supera quella maschile. Come lo spiega?
Per le donne la pallavolo è l’equivalente del calcio per i maschi: quindi vi è un maggior numero di praticanti e la base di partenza è sicuramente superiore. Come risultati complessivi direi però che quella femminile non è certamente superiore a quella maschile.

Ma soprattutto le risulta un calo d’interesse per il volley da parte dei maschi?
Direi di no, anzi. Ripeto, forse bisogna migliorare la qualità dei settori giovanili e lavorare meglio sui giovani.

Negli anni le regole di gioco hanno subito continue modifiche. Cosa ne pensa?
Ogni cambiamento viene visto sempre in modo negativo, ma poi, alla prova dei fatti, il giudizio cambia. Direi che le modifiche apportate hanno snellito il gioco, rendendolo più comprensibile per la maggior parte del pubblico.

Cosa eventualmente cambierebbe in vista delle regole di gioco 2013-2016?
In particolare nessuna.

Il VBC Mondovì cosa rappresenta per la comunità locale?
Senza dubbio il VBC Mondovì rappresenta una delle società di punta dello sport monregalese sia come storia che come livello di attività. Il pubblico presente sulle gradinate del Pala “Nino Manera” di Mondovì è sempre molto numeroso e l’interesse dei monregalesi verso il nostro sodalizio è sempre molto alto. Insomma qualunque cosa noi facciamo lo sanno sempre tutti, praticamente in tempo reale.

Secondo quali linee guida state preparando la nuova stagione che vi vedrà giocare sui campi della più impegnativa B1?
L’ obbiettivo è quello di conquistare una salvezza il più tranquilla ed anticipata possibile, cercando di mantenere costantemente un certo qual argine di sicurezza rispetto alla zona retrocessione. Sappiamo che sarà molto dura, ma stiamo cercando di attrezzarci per questo.

A suo giudizio, si può fare di più per tutelare la salute degli sportivi e,in particolare, dei pallavolisti dai più piccoli a quelli impegnati, nel vostro caso, in B2?
Mi pare che la salute venga tutelata sufficientemente ed i terribili casi cui purtroppo abbiamo dovuto assistere in questi ultimi mesi siano dovuti a terribili coincidenze. L’ importante è ricordarsi che chi fa sport non deve per forza diventare un campione e pertanto prendere il tutto con la giusta filosofia.

La crisi economica come condiziona la realizzazione dei programmi di una società di pallavolo?
Molto. Purtroppo l’attuale situazione economica difficile diminuisce il numero degli sponsor ed i soldi che i medesimi possono mettere a disposizione delle società. Per sopperire a tali difficoltà bisogna inventarsi sempre qualcosa e programmare l’intera attività con grande anticipo, evitando pericolosi “voli pindarici“, ma restando con i piedi ben piantati per terra.

Siete impegnati anche in iniziative sociali, benefiche?
La nostra Società è convinta che noi, essendo più fortunati, abbiamo l’obbligo di aiutare i meno fortunati: pertanto ogni settimana dell’anno alcuni nostri tecnici svolgono un allenamento con i ragazzi di una comunità per il recupero dei tossicodipendenti e degli alcolisti. Inoltre durante l’anno organizziamo alcune manifestazioni con i non vedenti.

 
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