Intervista con l’ASD Polisportiva Olympia Agnonese

L’ASD Polisportiva Olympia Agnonese, costituita il 2 marzo 1967, partecipa al campionato nazionale dilettanti 2011-2012 girone F.

Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it il dott. Antonio Melloni, segretario della società di Agnone, comune con poco più di 5.300 abitanti in provincia di Isernia, che in campionato ha 36 punti dopo 27 giornate.

1967/2012: 45 anni di attività. Ricordi e programmi tra passato, presente e futuro.
La Pol.Olympia Agnonese (45 anni di attività ininterrotta) è sicuramente parte integrante della nostra cittadina e riesce ad amalgamare intorno a sé tutti gli abitanti che con passione ne seguono e condividono le sorti. In 45 anni di campionati, gare interne e trasferte, molteplici sono i ricordi che mi tornano alla mente poiché li ho vissuti quasi tutti in prima persona.
Dal lontano 1967 nel campionato di terza categoria come calciatore sino alla stagione 1987-1988, quindi allenatore, dirigente ed infine presidente.

Tra queste partite quali ricorda di più per emozioni, risultato?
Tutte belle ed indimenticabili le gare decisive per accedere alla categoria superiore ma in particolare Ol. Agnonese 2-Aurora Ururi 0, stagione 1985-1986, che ci consentì di accedere al campionato di Promozione Campano, e quella che resterà per sempre negli occhi e nel cuore per l’emozione provata Atl.Trivento 1 – Ol. Agnonese 1, stagione 2006-2007, che ci ha permesso di approdare in serie D.

C’è una partita storicamente più sentita da società e tifosi?
Le partite più sentite da sempre sono state con le corregionali (Isernia, Venafro, Larino, Ururi, Boiano, Turris), mentre in queste ultime stagioni le gare con il Campobasso e l’Atl.Trivento sono quelle più attese.

Quali sono i punti di forza della rosa?
Quest’anno i punti di forza della squadra sono sicuramente i calciatori più esperti e con trascorsi importanti (Michele D’ambrosio su tutti) ma anche Keita, Sivilla, Partipilo, Ricamato e gli agnonesi Litterio e Scampamorte sono elementi di categoria.

Un suo pronostico sulle squadre che lotteranno per la promozione in Lega Pro e su quelle che rischiano di retrocedere.
Per la promozione, ormai a sei giornate dal termine, il Teramo con 10 punti di vantaggio, il discorso è chiuso. Per la retrocessione, spacciato da tempo il Real Rimini, pochissime possibilità per il Luco Canistro ed il Miglianico mentre per l’altra retrocessione sarà lotta fino alla fine tra Santegidiese, Renato Curi, Atessa, Riccione e Vis Pesaro.

Qual è, a suo giudizio, la mission del campionato di Serie D nel movimento calcistico italiano?
Il campionato di serie D rappresenta per le piccole realtà demografiche, come la nostra, il sogno da realizzare ed da conservare il più a lungo possibile. Solo nello sport è consentito a formazioni di piccoli centri, dopo averne acquisito il diritto, di confrontarsi e battere società blasonate. Sono cose che resteranno per sempre.

C’è competizione con le altre società sportive (quindi non solo di calcio)?
In Agnone attualmente vi è anche una società di pallavolo, ma in categorie regionali, dopo aver militato in serie A2 e quindi non vi è alcuna competizione.

Come giudica la copertura mediatica (giornali, radio, televisioni, siti internet) del vostro campionato e della sua squadra?
La copertura mediatica è sicuramente rilevante e costituisce uno stimolo a fare sempre bene, in quanto si è sempre sotto osservazione.

La crisi economica condiziona i programmi di una società di calcio di serie D?
La crisi economica certamente condiziona l’attività della nostra società. La Polilsportiva Olympia Agnonese è l’unica società del Molise a partecipare a tutti i campionati federali – CND, Juniores Nazionali, Allievi Regionali, Giovanissimi Regionali e Provinciali, Esordienti, Pulcini e Piccoli Amici. Notevoli sono le spese da affrontare ma grazie all’aiuto di amici influenti, istituzioni e sostenitori appassionati riusciamo ogni anno a portare a termine tutte le attività a cui partecipiamo.

Siete protagonisti anche di iniziative sociali?
In caso di bisogno non facciamo mai mancare il nostro contributo: l’aiuto si dà senza clamore.

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