Intervista con l’Accademia Volley Benevento
Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Vittorio Ruscello, allenatore della società di Benevento.
Il 2011 cosa ha lasciato nella storia della vostra associazione?
Il 2011 non è sicuramente stato un anno troppo positivo per noi. Abbiamo disputato un ottimo campionato in B2, chiudendo la stagione al quinto posto, a soli 3 punti dai play off; a causa della crisi economica, però, abbiamo dovuto prendere l’amara decisione di vendere il titolo di B2 e lasciare, per la prima volta da quasi 20 anni, i campionati nazionali.
Siamo ripartiti dalla serie C, ma sempre con lo stesso entusiasmo. Ora, alla fine del 2011 siamo secondi in classifica, stiamo andando decisamente bene. Sono soddisfatto di questa fine del 2011!
Alla fine del girone di andata siete al secondo posto con 34 punti. Obiettivo ritorno in B2?
A questo punto possiamo dire di sì. All’inizio dell’anno non conoscevamo il reale valore di questo gruppo così eterogeneo: la più piccola ha 13 anni, la più grande 36; ed infatti nelle prime partite si sono subito manifestati tutti i nostri limiti: siamo stati eliminati dalla Coppa Campania già al primo turno, e anche il campionato è iniziato con 2 sconfitte.
Pian piano però abbiamo trovato un equilibrio di squadra migliore, e siamo riusciti a creare quell’amalgama che ci è mancato al momento della partenza.
Certo, il campionato è difficile, ed è ancora lungo, ma credo che possiamo darci come obiettivo minimo il raggiungimento dei play off.
Quale partita tra queste prime 13 ricorda particolarmente per il risultato, le emozioni?
Per il risultato, è stata importante quella vinta in casa con il San Giuseppe Vesuviano, una delle squadre più forti del girone.
La miglior partita però l’abbiamo giocata a Cercola. Siamo riusciti a mantenere la concentrazione per tutta la durata della gara, senza sbavature.
Cosa vi aspettate dal girone di ritorno?
Ovviamente di migliorare quanto fatto nel girone di andata!
Fondamentali: pregi e difetti della squadra.
Positivo sicuramente l’attacco, debole probabilmente il muro.
Credo che tutte saranno più che soddisfatte del campionato disputato. Tutte, infatti, stanno crescendo e migliorando in maniera evidente. Se vogliamo davvero vincere il campionato dobbiamo dare tutti il meglio, nessuno escluso.
Nel girone B chi è favorito per la promozione e per i play off?
Beh, la classifica parla chiaro. Il campionato ormai si è spezzato, ci sono 5 squadre che lottano per i play off: Fiamma Torrese, Accademia Volley Benevento, Scafati, S.Giuseppe Vesuviano e Nola.
Molto si deciderà fra due turni, quando incontreremo la Fiamma. Se dovesse vincere la Torrese, avrebbe il primo posto quasi assicurato.
C’è un derby particolarmente sentito dalla squadra e dai tifosi?
Sentiamo sicuramente molto la partita con la Fiamma Torrese, che è l’unica squadra imbattuta finora. Perdere a Torre Annunziata significherebbe giocare per il secondo posto.
Quali sono le principali differenze, anche sul piano tecnico, tra un campionato regionale ed uno nazionale come la B2?
È tutto molto diverso. All’inizio abbiamo avuto non poche difficoltà. Ho detto prima che il nostro fondamentale migliore è l’attacco, ma non eravamo abituati a squadre che, per sopperire ai limiti tecnici e fisici, mettessero in campo grinta e determinazione, riuscendo a difendere tanto.
Una volta entrati nella mentalità della categoria, abituatici ad azioni più lunghe, abbiamo iniziato a vincere con maggiore scioltezza.
La pallavolo con i canali sportivi gratuiti sul digitale terrestre ha aumentato la sua visibilità. Ritiene che sia un fatto positivo?
Certo. Ogni volta che si aumenta la visibilità è un fatto positivo. Però ci sarebbe ancora tanto da fare. La Lega e la Fipav dovrebbero organizzare più eventi e pubblicizzarli meglio.
La scomparsa dai canali “generalisti” RAI (1,2,3), per converso, può essere negativa?
Sicuramente sarebbe meglio se trasmettessero la pallavolo anche sulla RAI, e in generale su canali gratuiti.
E’ lo stato di salute di tutti gli sport “minori”. In questo momento la crisi economica è notevole, è quasi impossibile trovare sponsorizzazioni, e ne risentono tutti gli sport, escluso il calcio.
Anzi, è significativo che ultimamente, per la prima volta, anche nel calcio si stia parlando di crisi e di fair play finanziario.
La pallavolo in rosa supera quella maschile. Come lo spiega?
E’ abbastanza facile: la pallavolo è lo sport femminile per eccellenza, quello che meglio si adatta alle caratteristiche fisiche delle donne.
I dati dicono che il 50% delle donne che fanno sport si dedicano alla pallavolo. Per i maschi è diverso: 2 su 3 giocano a calcio. Quello che il calcio è per il settore maschile, la pallavolo è per il femminile.
In Campania la Federazione ha soppresso il limite degli over nei campionati regionali maschili di serie C. Le risulta un calo d’interesse per il volley da parte dei maschi?
Si è trattato di una scelta quasi obbligata. L’anno scorso ci sono state difficoltà enormi, ma non tanto per un calo del numero di praticanti, il motivo principale è ancora una volta la crisi economica. Le piccole società non riescono a raggiungere neanche cifre relativamente basse.
Negli anni le regole di gioco hanno subito continue modifiche. Cosa ne pensa?
Caratterialmente sono un po’ conservatore, ma non posso dare che merito ad Acosta, presidente della federazione mondiale, che ha voluto, pensato ed attuato tutti questi cambiamenti.
Il Rally Point System è stata un’intuizione geniale, anche se tutti i pallavolisti all’inizio erano contrari. Ne ha decisamente beneficiato il gioco e lo spettacolo; si sono accorciati i tempi delle gare, che prima arrivavano a durare anche 3 o 4 ore, risultando poco vendibili come prodotto per la televisione, e annoiando anche gli spettatori più appassionati!
Altrettanto intelligente è stata l’introduzione del libero, che ha reso la pallavolo, almeno in un ruolo, uno sport un po’ meno selettivo dal punto di vista fisico; oggi ragazze alte 1.50m possono comunque aspirare a giocare ad alto livello.
Cosa eventualmente cambierebbe?
Ci sono delle cose che non mi piacciono: pur comprendendo le esigenze di spettacolo non trovo giusto, ad esempio, che gli arbitri siano più fiscali nei campionati giovanili e regionali, piuttosto che in serie A, dove i giocatori sono ovviamente più bravi tecnicamente.
Questo non sono io a doverlo dire. Però posso rispondere che dal 1986, da quando è stata fondata l’Accademia Volley abbiamo sempre curato molto il settore giovanile, e sempre cercato di avvicinare alla pallavolo quanti più giovani possibile.
La crisi economica condiziona la realizzazione dei programmi di una società di pallavolo?
Assolutamente sì! Tanto per fare qualche esempio, quest’anno, per quanto riguarda il femminile, si è addirittura ritirata una squadra in A1, in A2 altre potrebbero ritirarsi da un momento all’altro, i giocatori più forti vanno all’estero…
Alla dott.ssa Monica Chiusolo, responsabile Partners Sociali, chiediamo di illustrare l’interessante progetto della società di Benevento in campo sociale.
L’Accademia Volley non si limita a partecipare ad iniziative sociali ma è promotrice di un progetto ad hoc, che prevede un’intensa collaborazione con le associazioni di Volontariato, pubbliche e private, presenti a Benevento e provincia, finalizzata alla promozione della pallavolo da un lato e all’intrattenimento allo svago per i meno fortunati dall’altro.
Crediamo, infatti, che per rompere l’isolamento e l’emarginazione che la sofferenza e la malattia determinano sia necessario promuovere l’incontro, l’inclusione e l’integrazione. Solo facilitando le relazioni umane, favorendo la creazione di una catena di rapporti interpersonali si può impedire l’emarginazione dei soggetti “deboli“.
Diventando Partner Sociali dell’Accademia Volley, le Associazioni di Volontariato possono beneficiare della partecipazione gratuita a tutte le attività della società, a tutti gli eventi istituzionali, quali presentazioni, conferenze stampa, tornei, ecc. e richiedere anche una visita della prima squadra di serie C presso la propria sede.
Infine, garantiamo ai Partner Sociali risalto mediatico attraverso i comunicati stampa e la pubblicazione sul nostro sito del logo e di tutte le attività e degli eventi dell’associazione partner.
Si tratta di un progetto innovativo e decisamente ambizioso, ma sono già numerose le associazioni che vi hanno aderito, e che periodicamente coinvolgono la società nelle loro iniziative.
Tra queste, l’Ass. Buona Sanità per la Valle Caudina “L’Ancora“, l’AIL Benevento, i Gruppi di Volontariato Vincenziano, Beneslan, il Centro Sociale “E’ più bello insieme“, l’Ass. Bambino Incompreso, ed il Centro di Solidarietà “Vivere Dentro“.
Categorie: Sport.
Tag: Accademia Volley Benevento, Pallavolo
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Conosco bene i luoghi e in modo particolare il museo, perciò mi rendo conto del...
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Rosy76NA:
Interessante... io ci sono stata... ma era chiusa! :(...
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