panoramica degli scavi con il Vesuvio

Conservazione del patrimonio archeologico e fare impresa sul territorio. Coniugare questi due aspetti attraverso il ricorso alle nuove tecnologie sarà l’obiettivo di “iPompei”, una quattro giorni di confronto tra gli stakeholder del settore delle tecnologie per i Beni Culturali sugli scavi archeologici, promossa dal Comune di Pompei.

La manifestazione, che si terrà dal 18 al 21 aprile 2012 esperti, avrà come mission quella di individuare un modello di riferimento per la gestione innovativa dei beni culturali (materiali ed immateriali) che produca effetti su due piani paralleli: da un lato stimoli l’adozione da parte dei cosiddetti “policy maker” (in questo caso si indicano quei soggetti pubblici che impostano un piano di governo e le cui scelte ricadono sui “policy takers” cioè i cittadini) italiani, europei e mondiali, di nuove politiche di conservazione e valorizzazione dei patrimoni storico-artistico-culturali, quali motori di sviluppo territoriale sostenibile; dall’altro sviluppare e proporre idee di business per start-up ed aziende innovative, ma anche spin-off universitari (sviluppo aziendale di idee sviluppate nell’ambito deòa ricerca tecnologica universitaria).

“L’evento – spiega il Sindaco Claudio D’Alessiointende dare un forte impulso di cambiamento all’attitudine dell’area di Pompei, essenzialmente rivolta al passato, per farle respirare la contemporaneità e, beneficiando sia del ricchissimo patrimonio culturale che delle eccellenze della ricerca scientifica e dell’innovazione esistenti in Campania, fornirle una nuova identità in chiave di visione del futuro e di ambizione a posizionarsi quale ‘avanguardia tecnologica’ della cultura dell’umanità”.

“Gli obiettivi di ‘iPompei’ – sottolinea il vicesindaco e Assessore alla Comunicazione e all’Innovazione Claudio Alfanosono di rappresentare un momento importante di analisi, confronto e proposizione sulla situazione attuale e sulle prospettive dell’innovazione tecnologica per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali come volano di sviluppo economico territoriale, per diventare il principale punto di riferimento per gli operatori del settore in Italia e nel mondo”.

Il costo del progetto “iPompei” è di 600mila euro, così ripartiti: 330mila euro coperti da finanziamento regionale, 200mila da sponsor privati, 70mila euro attraverso iscrizioni ai tavoli internazionali.

(Foto di Renato Cittadino)

 
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